TOP & FLOP di Inter-Torino (4-2): Lukaku e Barella le grandi certezze. Young in crisi

Una vittoria da Pazza Inter quella vista oggi contro il Torino. Ecco chi sono migliori e peggiori tra i nerazzurri della sfida di oggi. Top & Flop.

SEMAFORO VERDE

Romelu Lukaku – Ancora una volta il migliore dei nerazzurri. Due reti, un assist, un palo, una traversa ed una presenza determinante in tutte le azioni della sua squadra. Difficile pretendere qualcosa di meglio da lui. Sono gli altri che devono crescere.

Nicolò Barella – Ancora una prova molto positiva del centrocampista sardo. Il migliore a livello di dinamismo e di lucidità. Nonostante gli impegni con la Nazionale, non cala alla distanza e per tutti i novanta minuti è stato un punto di riferimento costante in mezzo al campo.

Samir Handanovic – Nulla può sulle due reti del Torino, un gran tiro di Zaza e un rigore di Ansaldi, che riesce a sfiorare con una mano. Non dimentichiamo però che nel primo tempo, sugli stessi Ansaldi e Zaza aveva compiuto due interventi che avevano negato al Torino di passare in vantaggio nei primi minuti.

top e flop

SEMAFORO ROSSO

Ashley Young – Una prova assolutamente incolore dell’esterno britannico, costantemente in difficoltà con il giovane Singo. Diversi errori in fase difensiva, mai presente in fase offensiva e, ciliegina sulla torta, anche il goffo rigore che ha consegnato il momentaneo 2-0 al Torino.

Danilo D’Ambrosio – Costantemente in difficoltà contro gli attaccanti granata, impreciso anche in fase d’appoggio. Lontano parente del giocatore che conosciamo ed anche di quello che abbiamo visto ultimamente in Nazionale.

Arturo Vidal – Nel primo tempo probabilmente tocca 2/3 palloni. Mai incisivo e mai presente nell’azione. Nella ripresa, soprattutto nell’ultima mezzora, cresce insieme a tutta la squadra, ma da lui ci si aspetta ben altro. Il Vidal visto con il Cile è tutt’altra cosa e se era stanco, forse era il caso di farlo riposare.

ANTONIO CONTE – VOTO 6

Alla fine la squadra con una grande mezzora ribalta il risultato e rischia anche di dilagare. Ma per un’ora in campo si è vista un’Inter senz’anima, a corto di idee e piuttosto confusionaria. Il compito dell’allenatore è quello di dirci qual è l’Inter reale. Noi speriamo quella del finale di gara, con un trequartista e la difesa titolare.

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