Hakimi si è ripreso l’Inter. Dopo settimane di critiche, l’esterno marocchino è tornato ad inserire la modalità turbo e a sfrecciare ad alta velocità sull’out di destra. Siglata anche una doppietta che spazza via ogni malelingua.
“Serviva una serata così per cancellare di colpo le scorie di un periodo poco fortunato. Serviva ritrovare una maglia da titolare, la gioia di correre più veloce della paura di sbagliare, di sentirsi nuovamente una freccia immarcabile come in quella notte di Dortmund in cui fece a pezzi – ma anche innamorare – l’Inter in Champions”.
Apre così l’articolo de La Gazzetta dello Sport su Achraf Hakimi dopo la prestazione contro il Bologna:
“Dopo il gol iniziale al Benevento a fine settembre, il percorso di Hakimi si è interrotto: sofferenze difensive, test positivo al Covid che gli fece saltare la sfida con il ‘Gladbach, poca lucidità offensiva per un periodo prolungato tanto che Conte ha deciso di gettare nella mischia Darmian, concedendo all’ex Toro un minutaggio sempre più importante. Il fatto che parli ancora in spagnolo racconta parte delle difficoltà di questi primi mesi. L’esterno per Conte è un ruolo chiave e tutto deve essere fatto e mandato a memoria alla perfezione. Hakimi è ancora giovane, aveva bisogno di sbagliare ma all’Inter non è sempre consentito e giocare ogni tre giorni non ha aiutato ad assimilare i meccanismi, specialmente quelli difensivi”.
Lascia un commento