IL PROTAGONISTA – Il riscatto di Milan Skriniar. E c’è chi diceva che non poteva giocare in una difesa a tre

Milan Skriniar ha deciso l’importantissima sfida contro l’Atalanta e ha riportato in nerazzurri a +6 sul Milan. Il difensore slovacco lo scorso anno sembrava un corpo estraneo e in estate era stato ad un passo dal Tottenham. Con costanza e pazienza pian piano si è ripreso il suo posto da titolare e ora è uno degli inamovibili della squadra di Antonio Conte.

“Nei mesi in cui il sostantivo femminile “resilienza” è stato usato con un po’ troppa facilità in tutti i contesti – scrive fanpage.it – la personificazione del termine in ambito calcistico non può che prendere le sembianze di Milan Skriniar. Il difensore slovacco dell’Inter ha mostrato una grandissima capacità di affrontare e superare un periodo di difficoltà. Nel quale sembrava ormai poter prendere una strada diversa da quella nerazzurra.

Era un corpo estraneo alla fine della scorsa stagione ed era finito in fondo della difesa nerazzurra. La stessa di cui era stato simbolo nel biennio di Luciano Spalletti. Di lui si è detto che non poteva giocare in una difesa a tre, che era ai margini del progetto. L’estate scorsa il Tottenham di José Mourinho pare abbia lavorato molto per portarlo in Premier League. Da lì, dallo scorso autunno è iniziata la nuova vita di Skriniar all’Inter. Dopo aver affrontato il Covid-19 il difensore classe 1995 si è ripreso il posto con il lavoro. Tanto da diventare ora un punto inamovibile dell’Inter capolista della Serie A. La forza fisica, le letture in anticipo, lo strapotere fisico e la forza nell’uno contro uno sono tutte qualità del 26enne slovacco. Tutte cose che conoscevamo già, ma che avevamo dimenticato per lo scarso impiego”.

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