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Catania-Inter, la vigilia.

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Prima trasferta della stagione per l’Inter. Una partita mai banale quella tra Catania e Inter, dove perfino Mourinho, nell’anno del triplete, ha dovuto pagare pegno all’effervescenza casalinga degli etnei.

La sfida dell’anno scorso è stata una delle più belle ed emozionanti partite di sempre tra le due squadre. A un primo tempo tutto di marca casalinga è seguito un secondo tempo col ribaltamento totale del doppio svantaggio. Una rimonta culminata nel finale di partita con Palacio autore di una doppietta che ha concluso l’opera avviata da Alvarez.

Nei 18 precedenti, 16 di campionato e 2 di Coppa Italia, i nerazzurri sono in vantaggio con 10 vittorie contro le 5 dei catanesi. 3 i pareggi, il cui ultimo in assoluto manca dal 27 agosto 1986 in Coppa Italia.

Dopo 20 anni di assenza dal palcoscenico della serie A, i 7 precedenti, dal campionato 2006/2007 sono sempre stati caratterizzati da tanti gol . Oltre che alle  5 vittorie interiste ci sono state anche  2 clamorose vittorie del Catania 3.1 a Mourinho nel marzo 2010 e 2.1 a Ranieri nell’ottobre 2011.

Walter Mazzarri, visti i precedenti non si fida e domenica sera, dovrà affrontare sia un’avversaria di tutto rispetto, che della corsa ha sempre fatto un suo punto di forza specie nelle gare interne, sia anche la cabala. Il pareggio in campionato manca dall’8 gennaio 1984 ma la vittoria, oltre ai 3 punti che consentirebbero di mantenere la vetta della classifica, mette in palio una sana dose di autostima della squadra interista e anche maggiore consapevolezza ai tanti giovani arrivati nel corso dell’ultimo mercato che al rientro dalla sosta per le nazionali, sabato 14 settembre affronteranno al Meazza, l’avversario di sempre, la Juventus di Antonio Conte che con lui a San Siro ha sempre vinto e sempre per 2-1.

Ancora assenti i reduci del triplete, Zanetti, Samuel e Milito alle prese coirecuperi dai rispettivi infortuni.

Mazzarri ha un unico dubbio. Continuare a giocare a una punta, con Palacio garanzia di uomo gol sempre e comunque, mantenendo un folto centrocampo, tra la linea dei 3 dietro oppure optare per una squadra a 2 punte con Icardi in campo, con l’esclusione di uno tra Guarin e Alvarez? Se la prima regola del tecnico è non prenderle la prima opzione sarà quella di domenica sera.

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