Inter-Juventus, il derby d’Italia.

MilitoInterJuventusSabato 14 settembre si disputerà a Milano il match clou della 3^ giornata di serie A.  Per una strana, misteriosa e sadica combinazione la partita si disputerà subito dopo al rientro della sosta delle nazionali e alla vigilia del primo turno delle coppe europee.

L’analisi di questa partita è ardua e il rischio di scivolare nell’ovvio e nel banale è elevato e pertanto cercheremo di valutarla per  3 aspetti.

La storia.
Inter-Juventus è per antonomasia, nell’immaginario collettivo, il derby d’Italia per eccellenza. Il numero di tifosi coinvolti, le eterne polemiche tra le due società, per la verità con spesso la Juventus sotto accusa di questo o di quello, il livello di pressioni mediatiche è tale che sabato prossimo anche i tifosi non coinvolti direttamente avranno un motivo per seguire la partita. Nonostante la presidenza Berlusconi, che ha portato al Milan ha una serie di successi casalinghi e internazionali, l’appeal e il fascino della sfida tra nerazzurri e bianconeri è rimasto intatto.

Gli allenatori.
Mazzarri e Conte sono due allenatori che esaltano mediaticamente  ancor di più questa sfida. Durante gli anni di Mourinho, il confronto tra il portoghese e i suoi colleghi Ranieri-Ferrara-Zaccheroni era senza storia. La personalità e il carisma di Mou era tale che da Torino nessuno dei 3 ha retto la polemica, la battuta e chi ci ha provato ne è uscito perdente comunque e logorato pure. Oggi la musica è diversa. Due allenatori che negli anni passati di certo non se ne sono risparmiata una e senza fare tanti complimenti. Una manna dal cielo per i giornalisti a corto di notizie vere causa le vacche magre del contingente periodo di crisi finanziaria. Aspetteremo curiosi lo scambio di battute tra i due allenatori che sono stati protagonisti delle ultime stagioni.

La partita.
Tatticamente non dovremmo assistere a cambiamenti né di moduli né di interpreti. Conte giocherà col collaudato modulo 3-5-2  e credo anche che manderà in campo la formazione migliore, nonostante la vigilia di coppa. L’occasione è ghiotta per ridimensionare l’ottimo avvio degli avversari e per mandare un segnale alle altre capolista. Mazzarri invece avrà l’occasione di cogliere un risultato positivo che andrebbe oltre i 3 punti in palio, con la crescita di fiducia e di autostima per tutto il gruppo.  Samuel e Milito ancora fermi non dovrebbero giocare, almeno dal primo minuto. Il rischio per entrambe le squadre è che alla terza giornata di andata si potrebbe assistere a una partita bloccata dal tatticismo e dalla convenienza reciproca di non eccedere a inizio stagione. La vittoria dell’Inter manca dal marzo 2010, 2-0 con un gran gol di Maicon ed il solito Eto’o , seguirono il pari a reti inviolate di Benitez e il doppio 1-2 della Juventus di Conte.

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