Terza giornata, derby d’Italia, buona la prima! Vale poco per la classifica, molto per il morale e l’autostima e tanto per gli interisti per capire dove si può arrivare. L’Inter di Mazzarri parte sfavorita, ma ha tutto da guadagnare da una prestazione di livello e/o un risultato positivo. Finisce con un pari. Un pareggio che testimonia i progressi dei nerazzurri, la conferma di alcuni giocatori che fin dall’inizio si sono messi in luce e soprattutto la certezza che il lavoro dell’allenatore ha già dato i suoi frutti. L’impronta data da Mazzarri si vede in campo nei movimenti, nei tempi di gioco, nella tenuta atletica e nell’approccio mentale. Se questa partita doveva dirci qualcosa di importante, ecco, questo è quanto. L’Inter c’è e nonostante la stampa italiana faccia a gara nel mortificarne potenzialità e spessore tecnico, ci sarà probabilmente fino alla fine, pronta a giocarsi le sue chance per riprendersi il posto che merita in campionato e in Europa.
La partita è stata molto equilibrata. Nel primo tempo un’occasione per parte. Per i nerazzurri Nagatomo al 12′ impegna Buffon, per gli avversari Pogba allo scadere che prova a impensierire Handanovic. L’Inter gioca da pari a pari e cerca di imporre il suo gioco. I nerazzurri cercano di arrivare primi su ogni pallone e di impostare il loro gioco, riuscendoci in più occasioni.
Nel secondo tempo i nerazzurri scendono in campo con lo stesso piglio e cercano di vincere la gara senza timori, scacciando i fantasmi della passata stagione. Fino al gol del vantaggio interista i bianconeri si vedono poco e cercano di limitare le discese dei padroni di casa. Mazzarri sostituisce Taider con Icardi per aumentare il peso dell’attacco, suonando la carica. Al 74′ il gol di Icardi. Alvarez ruba palla a Chiellini e serve un assist perfetto per l’argentino che sigla così il suo primo gol a S. Siro e raccoglie l’ovazione della Nord. Un minuto dopo gli ospiti riescono purtroppo a pareggiare con Vidal che riesce a piazzare in rete un fortunoso cross arrivato da fondo campo, causa leggerezza difensiva. Il pari spegne un pò i nerazzurri che rischiano di subire addirittura la beffa, ma ci pensa Handanovic a mantenere l’equilibrio del risultato. Entra anche Kovacic al posto di Alvarez, ma ormai sono rimasti scampoli di partita. Finisce così uno a uno e l’Inter esce da S. Siro da squadra e con belle prospettive che lusingano i sogni dei tifosi.
Migliori in campo Campagnaro, Palacio, Handanovic e Alvarez, bene anche Nagatomo. Primo tempo da dimenticare per Guarin, meglio nella seconda parte. Ranocchia bene a intermittenza, ma la presenza di Campagnaro ha dato maggior sicurezza sia a lui che a Juan Jesus. Peccato per l’errore di Jonathan in occasione del gol bianconero.
Per concludere, il derby d’Italia ha aperto gli occhi a molti che si illudevano immaginando un Inter dimessa e comprimaria: i nerazzurri sono in crescita e quando il motore sarà rodato saranno in tanti a dover fare carte false per far dimenticare giudizi frettolosi o di parte. Incrociamo le dita.