La partita in sè è tutta di marca interista. Al 7′ i nerazzurri già sono in vantaggio con Palacio e ai padroni di casa capita solo al 39′ di fare capolino dalle parti di Handanovic, già sotto di tre gol, dopo il secondo di Taider e l’autorete propiziata sempre dall’algerino. Nel secondo tempo spazio per Milito che rileva Palacio, poi sarà il turno di Kovacic e Wallace, rispettivamente dentro al posto di Taider e Jonathan. L’ingresso del Principe galvanizza la squadra e c’è subito il gol di Ricky Alvarez. Segue poi quello di Milito, di Cambiasso e di nuovo Milito. Il Sassuolo non riesce mai ad entrare in partita soffocato dal ritmo imposto dai nerazzurri. I ragazzi giocano concentrati e con grande agonismo e costringono i padroni di casa sulla difensiva. Troppi errori per i neopromossi e la grande continuità dei giocatori di Mazzarri fanno il resto. Un 7-0 in trasferta non lascia spazio a dubbi: l’Inter torna a vincere con una neopromossa, come deve essere, ma oltre a vincere, convince e continua a lanciare messaggi chiari al campionato. Noi ci siamo.
Grande partita per Palacio e Ricky Alvarez che trascinano il reparto avanzato verso la goleada. Ottima prestazione di Taider e Guarin che rendono il centrocampo zona invalicabile, sotto l’ottima regia del Cuchu. Difesa impeccabile, un solo gol incassato in 4 partite e i numeri cominciano a parlare da soli. Due macchine perfette sulle fasce: Nagatomo e Jonathan sono due giocatori completamente rinnovati e in grado di far male. Mazzarri ha fatto e sta facendo un lavoro enorme e soprattutto visibile, evidente, concreto e producente: chi aveva dubbi è pregato di ravvedersi prima che sia troppo tardi. Ad avvalorare poi il suo ruolo da protagonista c’è la solita stampa che già parla di un Tohir pronto a sostituirlo: i soliti beceri tentativi di destabilizzare un ambiente che invece è caldo, affamato e desideroso di rivincita. La prostituzione intellettuale è pregata di star buona, non saranno due chiacchiere da bar a dar fastidio a un sergente di ferro come Mazzarri. La strada è ancora lunga, ma test dopo test il motore sembra sempre più in grado di assicurare ottime prestazioni. Partita dopo partita.