Inter-Roma 0-3


cambiassoPrima sconfitta in casa, tre gol subiti e zero fatti. Letta così, stando ai numeri, non ci sarebbe molto altro da aggiungere. Eppure… La Roma è forte, quest’anno sarà dura per tutti giocare contro i giallorossi, ma se Mazzarri è considerato un contropiedista, Garcia non scherza affatto. Gli ospiti segnano tre gol: un tiro da fuori area di Totti, un rigore segnato sempre dal capitano giallorosso e un altro su contropiede di Florenzi. Prima, durante e dopo, c’è quasi solo Inter. Un Inter a tratti confusa, tramortita dai gol e incapace di aprirsi varchi nella muraglia eretta da Garcia, in particolare nel secondo tempo che vede i nerazzurri costantemente in attacco e i giallorossi a cercare la ripartenza. Mazzarri ci prova anche con il 4-2-4, schierando Palacio, Icardi, Milito e Alvarez con Kovacic alle spalle, ma non c’è nulla da fare. Con questo non si vuol dire che la sconfitta non ci stia, ma i numeri raccontano forse di una superiorità eccessiva, non così evidente come potrebbe sembrare. A conti fatti, il vero torto dei nerazzurri è quello di non riuscire a concretizzare negli ultimi 16 metri e contro questa Roma non fare gol è l’inizio della fine.

La Roma è tutta nel primo tempo. Totti indovina l’angolo giusto e porta in vantaggio gli ospiti. L’Inter spinge, ma non punge se non in due occasioni con Alvarez e Guarin che prende un palo clamoroso. Il rigore nasce da un fallo stupido di Alvaro Pereira, fuori area. L’arbitro di porta però lo concede così come farà annullare il gol di Ranocchia nel secondo tempo. Il terzo gol nasce su un contropiede da manuale che Florenzi è bravissimo a concludere. Sull’uno a zero Guarin è sfortunato: prende il palo su tiro da fuori, poteva essere una svolta importante, ma tant’è.

Nel secondo tempo Icardi rileva Alvaro Pereira. Subentreranno poi Kovacic per Taider e Milito per Guarin. L’Inter preme sull’area avversaria, ma si perde negli ultimi metri, non riuscendo a trovare il guizzo vincente. Viene annullato un gol a Ranocchia per presunta carica su De Sanctis: resta il dubbio, ma non cambia la sostanza. Fino alla fine De Sanctis, nonostante la mole di gioco prodotta a centrocampo dai nerazzurri, sarà sostanzialmente inoperoso. Sconfitta amara, ma giusta che dovrà far riflettere la banda Mazzarri per migliorare ancora, soprattutto nella fase d’attacco. Da segnalare comunque che i giallorossi escono dal campo con 7 cartellini gialli e uno rosso, Balzaretti, a dispetto dell’unico giallo estratto a sfavore dei nerazzurri. Esame di maturità andato male per l’Inter, ma si può parlare più di rimando che di bocciatura.

Bene Guarin e Taider, ottimo Cambiasso. Ranocchia insufficiente come Nagatomo, bene invece Rolando che sostituiva Campagnaro. Male Alvaro Pereira. Alvarez più incisivo di Palacio, Icardi e Milito ingiudicabili.

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