E finalmente si tornò ai tre punti. Contro un sorprendente Verona con un punto in più dell’Inter, bisogna dimostrare di avere la forza e la capacità di dare una svolta e tornare a fare risultato. Mazzarri schiera Kovacic e Alvarez dietro Palacio e conferma la difesa vista a Torino con Carrizo al posto dello squalificato Handanovic. Dopo una sconfitta e un pareggio beffardo il mister mette nel mirino la formazione allenata dall’ex nerazzurro Mandorlini e dalla panchina fa il diavolo a quattro per tenere alta la concentrazione dei suoi in campo. Tanta grinta e tanta rabbia in occasione del gol di Cambiasso quando chiama a sè Juan Jesus e Ranocchia per “mangiarseli” e rimetterli sull’attenti. Non si accettano cali di tensione. La squadra ospite è un ottimo test per saggiare le ambizioni nerazzurre e si può dire che, seppur con qualche apprensione difensiva di troppo, il test è stato superato. Ora tocca confermarsi a Bergamo, campo ostico negli ultimi anni. Va detto comunque che tre dei quattro gol sono venuti da rimpalli in area di rigore, cosa che per il risultato va più che bene, non tanto sotto il profilo del gioco offensivo che appare comunque a tratti un pò “leggero”.
Dopo l’amarezza del pari contro il Torino, i nerazzurri partono forte e mettono subito in cassaforte il risultato. Il Verona è un’ottima squadra, ma troppe sono le leggerezze difensive che Palacio e compagni sono bravissimi a sfruttare. Dopo un quarto d’ora il punteggio è già sul 2-0 (deviazione di Moras su tiro di Jonathan e tocco decisivo di Palacio su tiro di Guarin) e per una buona mezz’ora di gioco è l’Inter a fare la partita. Una disattenzione difensiva permette però agli scaligeri di riaprire il match con Martinho (32′) che sfrutta forse un’eccessiva sicurezza dei difensori nerazzurri, vittime, ad esser buoni, del classico calo d’attenzione. Subito il gol, la squadra si sveglia e riparte a testa bassa per non subire una beffa simile a quella della scorsa settimana. E’ bravo Cambiasso a sfruttare l’ennesimo rimpallo in area (38′) dopo il palo di Nagatomo, riportando a due i gol di vantaggio. Nel secondo tempo segna il suo primo gol Rolando su un’altra azione “confusa” nell’area gialloblu (11′). A questo punto la partita sarebbe da controllare, ma la difesa interista non riesce a gestire con serenità gli occasionali assalti veronesi e traballa più di una volta. Al 27′ è Romulo ad accorciare per un Verona che ormai gioca a 4 punte. Si chiude con un pò d’apprensione e qualche riflessione in più da fare sui momentanei blackout difensivi, ma senza particolari patemi d’animo.
Ottima la prestazione di Guarin e Jonathan, superfluo elogiare ancora una volta il buon Palacio che porta sulle spalle il peso dell’attacco nerazzurro. Bene Nagatomo che fatica negli ultimi venti minuti a tenere a bada Romulo (infatti segna), ma non molla. Buona la prestazione di Rolando, meglio dei suoi due compagni di reparto che ogni tanto perdono la concentrazione. Peccato per Belfodil che fa bene fino al fischio finale e poi per un eccesso di nervosismo con Moras si fa espellere a partita finita. Ottimo Mazzarri che vuole vincere e non lascia correre nemmeno un errore: schiera la migliore formazione offensiva che può e bacchetta in continuazione il reparto difensivo.
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