Contro l’Udinese è Guarin il compagno di reparto di Palacio. Alvarez arretra a centrocampo con Taider e Cambiasso. Dietro, Samuel con Ranocchia e Juan Jesus. Sugli esterni Jonathan e Nagatomo. In panchina Handanovic ce la fa. Il primo tempo inizia con una fase di studio tra le due squadre che giocano con moduli speculari. Dopo il primo quarto d’ora l’Inter alza il baricentro e comincia a divorare campo. Sulla punizione di Taider dalla trequarti Palacio colpisce di testa e porta i nerazzurri in vantaggio. I bianconeri sono in balia degli ospiti e soffrono la pressione costante che l’Inter porta con tutti gli effettivi. Su calcio d’angolo il portiere dell’Udinese esce male, la palla finisce a Ranocchia che al volo, con un bel tiro, degno di un attaccante esperto, sigla il secondo gol. Primo tempo che si chiude con un Inter arrembante e padrona del campo. Nel secondo tempo la partita cambia: i padroni di casa sono più reattivi, i nerazzurri sembrano appagati dal risultato e Mazzarri si infuria. L’Udinese cerca di riaprire la partita, ma non è mai realmente pericolosa. L’Inter, dal canto suo, sferzata dagli urli dell’allenatore indiavolato, piano piano recupera compattezza e attenzione e riprende il pallino del gioco. Sul finale, il più classico dei contropiedi porta Palacio in area di rigore, assist per Alvarez che batte di sinistro e chiude sul tre a zero la partita. I cambi forzati sono tutti nel secondo tempo: dentro Rolando, Pereira e Andreolli a tamponare le varie emergenze muscolari determinate, in parte, forse anche dal campo pesante. Piove durante tutta la partita.
Cambiasso è ancora uno dei migliori in campo insieme, inutile dirlo, a Palacio. Benissimo anche Alvarez e Jonathan finchè resta in campo. Bene anche Ranocchia e Guarin. In panchina siedeva oggi un certo Javier Zanetti, convocato dopo sei mesi dalla rottura del tendine e già pronto a dare il suo contributo in partita vera. Non era la giornata e soprattutto il campo giusto per il rientro, ma già sapere che è pronto a fare sul serio…