Il primo tempo è noioso e privo di giocate significative. Quando Bardi esce sul cross di Jonathan e respinge il pallone nella sua porta (30′), portando in vantaggio la sua ex (futura) squadra, si pensa ad una svolta e invece nulla. Il tabellino segnala alla mezz’ora che l’Inter vince uno a zero, ma i tiri a porta per entrambe le squadre sono ferme a… zero. Sul finire della prima parte di gara, Alvarez impegna Bardi con un tiro da fuori, aggiornando così il tabellino, ma nulla di più. Si va negli spogliatoi con l’Inter in vantaggio e nulla di più.
Nel secondo tempo il Livorno alza il baricentro, ma la situazione generale non cambia. Le due squadre si continuano ad annullare a vicenda e l’equilibrio in campo resta invariato, fatto salvo per il risultato. Mazzarri prova a scuotere i ragazzi e a tenere alta la concentrazione con i cambi. Dentro Kovacic al posto di Alvarez e Belfodil al posto di Guarin. L’inerzia non cambia e gli amaranto rischiano di prendere il pallino del gioco in mano. Al 37′ esplode il boato di S.Siro. Rientra dopo 195 giorni Javier Zanetti. Scende dal diretto Krypton-S.Siro, rileva Taider e da la scossa in campo e sugli spalti. Suo lo spunto iniziale, accompagnato da tutto lo stadio che porta Kovacic ad una grande azione personale con assist finale per Nagatomo che va in gol. Tutti a festeggiare il Capitano e fine dei giochi. L’Inter vince due a zero e si porta a tre punti dalle due inseguitrici della Roma che domani giocheranno l’una contro l’altra. Occasione da sfruttare al massimo e, al di là di tutto, missione compiuta.
I nerazzurri appaiono tutti un pò sottotono, in particolare Guarin e Alvarez. Palacio da solo regge il reparto solo se è al massimo e oggi non era in formissima… Bene Taider e gli esterni. Ottimo Cambiasso. Difesa attenta e concentrata: Rolando al centro della difesa mostra sicurezza e decisione. Incisiva la prova di Kovacic. Zanetti: appare inizialmente un pò fermo sulle gambe, forse l’emozione tradisce anche lui, ma poi prende confidenza con campo e pallone e “el Tractor” riprende subito a correre e trascinare i compagni. Un ragazzino di quarant’anni che non vedeva l’ora di esordire in questa stagione…