Finalmente. E’ stata sudata la vittoria, ci sono voluti diversi tentativi prima di arrivare al gol, ma alla fine il colpo di testa del “muro” argentino, su calcio d’angolo di Hernanes, ha sbloccato risultato e serie negativa. Non si vinceva dal derby (2013) e andava cancellata questa maledizione del nuovo anno, necessariamente anche per mantenere il passo con le dirette avversarie e quindi il contatto con l’alta classifica. La cosa più confortante non è stata poi solo la vittoria, ottenuta comunque con una delle ultime della classe nonchè peggior difesa del campionato, ma il gioco espresso. Ben inteso c’è ancora una montagna di lavoro da fare, per migliorare e dare continuità alle prestazioni della squadra, specialmente in fase di costruzione, ma contro il Sassuolo i nerazzurri hanno finalmente espresso una compattezza e una freschezza atletica che da tempo non si vedevano. Milito e Palacio restano ancora a bocca asciutta, ma lottano come leoni e sui loro piedi almeno tre o quattro sono le chiare occasioni da gol. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, ma lascia ben sperare. Da annotare, oltre alle occasioni sui piedi di Milito, una grande parata di Handanovic su punizione di Berardi e un bel tiro da fuori area dell’esordiente Hernanes che lambisce il palo. Nel secondo tempo il gol di Samuel a pochi minuti dall’inizio cambia volto alla partita, ma a differenza delle ultime prestazioni, invece di vedere un Inter che col passare dei minuti si disunisce, la squadra si compatta e i reparti si aiutano così da poter chiudere addirittura in attacco la partita. Non c’è da fare trionfalismi inutili, ma la speranza che finalmente si possa dare una svolta positiva a questo campionato si comincia a concretizzare o quanto meno a intravedere.
Mazzarri schiera finalmente le due punte e un centrocampo molto tecnico con Guarin e Hernanes mezz’ali e Kuzmanovic centrale. Nagatomo e Jonathan sugli esterni. Dietro ci sono Rolando e Juan Jesus con Samuel al centro. Il rischio è di perdere equilibrio tra i reparti, ma i giocatori si sacrificano tutti dal primo all’ultimo e il Sassuolo non riesce mai realmente ad impensierire la squadra di casa. Juan Jesus blocca Berardi, il più pericoloso degli ospiti forse, non lasciandolo mai arrivare in area di rigore. Bene anche Rolando e benissimo Samuel che da evidentemente fiducia e sicurezza ai compagni di reparto (oltre al gol-vittoria, ovviamente!). Guarin sembrerebbe finalmente riconciliatosi con tutto l’ambiente: con lui in mezzo al campo la differenza si vede e se poi mantiene la disciplina tattica che gli richiede il mister, diventa devastante. Hernanes può dare di più, ma con lui la qualità del reparto è aumentata vertiginosamente e non potrà che migliorare. Troppo lento invece Kuzmanovic nell’imbastire la manovra: non è il suo ruolo quello del regista. Ottima partita anche per il piccolo samurai Nagatomo e bene anche Jonathan. Milito e Palacio devono solo sbloccarsi e fare gol, per il resto danno il massimo in campo. Ancora una buona impressione su Ruben Botta che prende il posto del principe, dando verve e velocità in area di rigore avversaria. Si può parlare dunque di un “nuovo inizio”? Lo scopriremo sabato prossimo, quando il banco di prova sarà di quelli impegnativi. Contro la Fiorentina in trasferta c’è bisogno di conferme, prima di tutto sul piano del gioco e poi, perchè no, dei risultati. Solo al triplice fischio sapremo se la squadra si è finalmente ricompattata e quanto sia cresciuta. Forza ragazzi!
Lascia un commento