Nel giorno del suo 106° compleanno, l’Inter si regala e ci regala finalmente una vittoria in casa, fondamentale per il prosieguo del campionato. Tre punti che avvicinano al quarto posto, infondono fiducia, restituiscono serenità all’ambiente e coronano degnamente un anniversario importante. I nerazzurri affrontano un avversario ostico e temibile, pericoloso davanti e bravo a chiudersi dietro seppur in emergenza nel reparto difensivo. Mazzarri deve reinventare la difesa a sua volta, sostituendo Samuel e Juan Jesus con Ranocchia e Campagnaro e imposta la gara su una costante pressione sui portatori di palla granata. Ne viene fuori una partita molto agonistica, giocata e combattuta soprattutto a centrocampo, dove ogni occasione da gol va necessariamente sfruttata e capitalizzata al massimo. Il primo tempo è di marca prettamente nerazzurra: i padroni di casa pressano bene, lasciano poco spazio alle ripartenze e, pur producendo poche occasioni da gol significative, alla mezz’ora riescono a passare in vantaggio con un capolavoro balistico dell’insuperabile Palacio. Il colpo di testa vincente segna uno spartiacque nella gara e costringe il Torino a cambiare gioco nella ripresa. Le squadre col passare dei minuti tendono ad allungarsi e pur con qualche difficoltà, l’Inter riesce a mantenere un buon equlibrio nei reparti, rischiando più che nella prima parte di gara, ma senza mai regalare occasioni eclatanti agli avversari. La fase d’attacco resta però poco incisiva e senza i giusti tempi di gioco raramente i nerazzurri riescono a far fruttare i contropiedi o le ripartenze che i granata sono costretti a concedere. Un paio di tiri da fuori area sono da segnalare più per le prodezze in fase di costruzione di Kovacic o Hernanes che per il tiro in sè. Handanovic viene impegnato realmente solo in un paio di occasioni, ma da par suo è sempre attento e preciso negli interventi.
Ottima la prestazione di Cambiasso, autore anche dell’assist in occasione del gol e che davanti alla difesa è quasi monumentale, sempre primo sul pallone; ottima quella di Palacio che oltre al gol decisivo, fa reparto a sè e ha un passo in più rispetto ai suoi compagni; ottima infine quella di Rolando che, ben coadiuvato da un Ranocchia concentrato e preciso e da un buon Campagnaro, fattisi trovare pronti nonostante la lunga assenza dal campo, dà grande sicurezza al reparto difensivo. Bene anche Hernanes che arriva stremato al finale di gara e Icardi che pur non avendo grandi occasioni da gol dà un consistente contributo in fase d’attacco, permettendo al compagno di reparto di godere di maggiore libertà. Giornata storta per Guarin che va a corrente alternata, mostrando purtroppo solo a sprazzi la sua classe e le sue potenzialità: viene sostituito da Kovacic che appare subito in partita e più convinto dei propri mezzi. Gli esterni fanno il loro dovere, ma incidono in modo insufficiente nella fase d’attacco, meglio in quella difensiva.
Mancano i tempi di gioco in fase d’attacco o meglio ce ne sono troppi e questo comporta per conseguenza che non ci sia ancora la forza di chiudere prima una gara. C’è dunque ancora tanto da lavorare, ma la squadra è apparsa tonica, equilibrata e mentalmente disposta a fare quello che chiede l’allenatore. In sostanza il gruppo cresce, la solidità aumenta, mancano, ancora, solo i gol. Con l’auspicio che arrivino al più presto e con continuità, per ora ci si può accontentare comunque di una buona vittoria. Auguri ancora a tutti noi, società, squadra e soprattutto tifosi.
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