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Inter-Sassuolo 7-0

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Sulle ritrovate note del più amato degli inni, la pazza Inter ci regala un pomeriggio di puro godimento. L’avversario per la prima di campionato in casa non è dei più titolati, ma è ostico e da rispettare. Mazzarri mette in campo una squadra votata all’attacco e con tanta qualità in mezzo al campo. A difesa lo squalificato Vidic è sostituito da un ottimo Andreolli che, con Ranocchia e Juan Jesus completa il trio difensivo. A centrocampo Medel è incaricato di proteggere le avanzate dei compagni di reparto Kovacic e Hernanes e sulle fasce, oggi in gran spolvero, scorrazzano Nagatomo e Dodò. In attacco partono Osvaldo e Icardi. Servono circa tre minuti ai nerazzurri per portarsi in vantaggio per poi dilagare. La partita in sè non fà storia. Il Sassuolo cerca di reagire temendo il ripetersi del risultato della scorsa annata, ma più passa il tempo e più l’incubo si concretizza, fino a materializzarsi definitivamente con il gol finale di Guarin subentrato nel secondo tempo a Kovacic. E’ una squadra sbarazzina quella nerazzurra, non impeccabile in difesa, specie nella prima mezz’ora, ma con tanta carica agonistica e voglia di fare bene. I giocatori si dannano l’anima fino all’ultimo minuto e, senza pietà per gli ospiti, cercano il gol fino alla fine, mai sazi, neppure sul sette a zero. Mazzarri sul finale fà esordire anche Palacio al posto di Dodò, chiudendo con un 3-4-3 che si spera di rivedere anche in altre occasioni. Il carattere e la voglia ci sono, ora bisogna verificarne la continuità e la crescita. Se queste premesse verranno rispettate, sarà un campionato divertente e ci sarà modo di togliersi qualche soddisfazione. Icardi è un cannoniere nato: la sua prima tripletta in nerazzurro è devastante, per qualità e per potenza. I suoi colpi sono mortali e gli avversari sono avvisati. Al suo fianco Osvaldo non sfigura e sigla anche la sua prima doppietta in nerazzurro: in area di rigore è un attimo per lui trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Kovacic, autore di un gol su inserimento con dribbling a seguire, dimostra una crescita rispetto all’anno scorso, enorme. Per l’età e l’esperienza gli si possono concedere dei cali di rendimento, ma è un campione e oggi lo ha dimostrato senza mezzi termini. Guarin subentra come trequartista e in questa sua “nuova avventura” in nerazzurro, dopo i travagli del mercato estivo, fà subito la differenza: un assist per Osvaldo e un gol, gli aprono la strada per mettere in difficoltà il mister nelle sue scelte e va bene così. Medel è semplicemente una diga di cemento armato: se te lo trovi davanti, fai prima a dargli la palla spontaneamente, altrimenti…. Dodò, impressionante nelle sue discese, apre vere e proprie brecce nella difesa avversaria, macina chilometri e rende sia in fase d’attacco che in fase difensiva: una perla di Ausilio averlo portato in nerazzurro. Nagatomo sull’altra fascia corre a mille all’ora e non è da meno al brasiliano. Hernanes fà un grande lavoro a centrocampo sia in fase difensiva che in fase d’impostazione. Con il Pitbull cileno al suo fianco può muoversi con più tranquillità e mettere in luce le sue doti. Bene il terzetto difensivo, seppure con qualche sbavatura iniziale. Sotto lo sguardo compiaciuto di Massimo Moratti e del vice-presidente Zanetti (ce ne vuole per abituarsi a non chiamarlo Capitano), i nerazzurri insomma dimostrano un potenziale enorme e una forma atletica smagliante. Ora non resta che risucire a tenere questi ritmi e quella concentrazione necessaria a lottare su ogni palla sempre e comunque, fino alla fine. Chi ben comincia, si sa, è a metà dell’opera.

Ben ritrovati tifosi nerazzurri! Speriamo che prestazioni come quella di oggi si ripetano spesso, allora si che ci sarà da divertirsi… Buon campionato a tutti e… Amala!

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