Nella giornata in cui Moratti dà il suo addio ufficiale all’Inter, dimettendosi dalla carica di presidente onorario, l’Inter non riesce ad andare oltre lo zero a zero con i francesi del St. Etienne. Mazzarri deve fare di necessità virtù e schiera MBaye sulla fascia destra. A centrocampo Kuzmanovic, M’Vila e Kovacic, in attacco il solo Icardi con Guarin a supporto. Difesa a tre con Andreolli, Vidic e Juan Jesus. Sulla fascia sinistra Dodò. Gli esterni non saltano mai l’uomo, faticano a conquistare metri e nel 3-5-2 mazzarriano questo si traduce in zero azioni da gol. Quelle che si vedranno saranno sporadiche e figlie di avanzate casuali del centrocampista di turno. La difficoltà dei nerazzurri di costruire gioco in attacco è a tratti frustrante, a tratti noiosa da digerire. C’è da chiedersi perchè, in assenza di esterni di ruolo e/o in forma, ci si ostini a giocare con un modulo che si fonda sui suddetti esterni. Senza voler fare polemiche, anzi, con il beneficio del dubbio.
Il primo tempo comincia con un Inter pimpante e aggressiva. Buone le trame a centrocampo, Guarin sembrerebbe in serata. Un paio di conclusioni di Icardi sbilenche fanno ben sperare, ma col passare dei minuti il ritmo si abbassa e i francesi possono controllare senza grosse difficoltà. Kovacic non riesce a partire senza dare le spalle alla porta e il gioco ne risente per conseguenza. Gli ospiti fanno densità nella loro metà campo e i nerazzurri cominciano a non trovare più il bandolo della matassa. Si chiude con una bella parata di Carrizo sull’unico vero tiro a porta di entrambe le squadre.
Nel secondo tempo il ritmo è ancora più basso e le interruzioni di gioco aumentano. La partita è spigolosa, ma noiosa. Il primo cambio di Mazzarri è obbligato, esce M’Vila per distorsione al ginocchio ed entra Hernanes. I francesi non sono irresistibili, ma le difficoltà dell’Inter di costruire azioni d’attacco continuano a determinare l’andamento del gioco. Al ’63 primo squillo di tromba nerazzurro di Kuzmanovic cui si oppone bene il portiere Ruffier. Passano cinque minuti e c’è la risposta dei francesi, ma ancora una volta va sicuro sul pallone Carrizo. L’Inter cerca di alzare i ritmi col pressing alto, ma lo fa in modo confusionario e Carrizo è chiamato a un secondo intervento. Al 70′ è il momento di Palacio che rileva Guarin. Sostanzialmente non cambia nulla, anzi il St. Etienne si fà più intraprendente e per qualche minuto prende il sopravvento. Ultimo acuto nerazzurro è un tiro di Hernanes, parato. Ultimo cambio Khrin per Kuzmanovic, ma ormai il tempo è finito. Pareggio meritato, difficoltà sempre le stesse. Rimandata anche in Europa la vittoria.
Un addio che speriamo sia un arrivederci, alla famiglia Moratti. E’ il tempo dei manager, non degli innamorati. Nel bene e nel male, una storia di grandi vittorie che oggi appaiono ben lontane, ma da ricordare e tenere da sfondo per il futuro.
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