Contro l’ex Gasperini, l’Inter si riconferma squadra in crescita e con una mentalità del tutto nuova rispetto al recente passato. I progressi visti nel secondo tempo contro la capolista vengono confermati e finalmente a S. Siro si fanno i tre punti con i gol di Palacio, Icardi e Vidic. L’avversario è di tutto rispetto e dunque non si può parlare di casualità anche perchè, fedeli alla tradizione del “complichiamoci la vita”, dopo un bel primo tempo, i nerazzurri per una ventina di minuti, cedono il passo ai rossoblu e rischiano più volte di essere riacciuffati, specie dopo il gol genoano. A chiudere il discorso ci pensa uno dei giocatori più discussi, Vidic, da tanti bollato come un brocco, ma che dopo aver dimostrato il suo valore durante tutta la partita, sigla il terzo gol e mette al sicuro il risultato.
Il gioco nerazzurro vede abolito il concetto di lancio lungo e un pressing sempre molto alto. Passaggi veloci e palla a terra. I centrocampisti e gli attaccanti sono coinvolti nel gioco difensivo, ma pronti a ripartire in tre o quattro per attaccare. La mentalità del Mancio ha finalmente fatto breccia nei retaggi del passato e i tifosi ora, al di là del risultato, di sicuro si divertono a veder giocare la squadra. Meglio ancora se si fà risultato. I tre punti presi contro i genoani riportano l’Inter sul lato sinistro della classifica a -6 dalla terza e ora si attende solo la continuità nelle vittorie. C’è ancora tanto da fare, ma finalmente i progressi visti lasciano ben sperare.
I nuovi acquisti, parrebbe non gli ultimi, hanno dato grande entusiasmo, da Podolski, schierato dal primo minuto e autore di una buona prestazione, a Shaqiri, ancora indietro di preparazione e rinviato quindi per il suo esordio; hanno oscurato almeno in parte la questione Osvaldo, apertasi dopo il finale rovente del match di Torino, un vero peccato, lasciatemelo dire, ma soprattutto hanno dato grande fiducia all’ambiente e ai giocatori in primis. Poco risalto ha avuto fino ad ora l’enorme crescita fatta da Guarin, ad esempio, che sembra un giocatore del tutto nuovo rispetto a poche giornate fà. In sostanza, oltre ai nuovi arrivati, c’è da sottolineare anche le prestazioni di alcuni giocatori venuti a mancare fino ad ora, ma il cui apporto può essere prezioso per il prosieguo del campionato, dopo la “cura Mancini”. Nella partita contro il Genoa, va sottolineata la prova di Guarin appunto, ma anche di Vidic, D’Ambrosio, Campagnaro, Medel e dell’immancabile Palacio che rischia ora uno stop per curare la caviglia che da tempo gli procura fastidio e dolore. Icardi è ora più dentro al gioco, più mobile e meno “bella statuina” in area di rigore. Andreolli fà una buona partita, ma rischia di rovinare tutto colpendo l’allenatore in pieno volto, abbattendolo. Bene anche Obi e Kuzmanovic, entrati nel secondo tempo.
Le prossime partite, abordabili per chi ha grandi obiettivi, ci diranno dove possiamo andare e dove possiamo arrivare. Allo stato attuale, di sicuro il futuro appare più roseo e, potenzialmente, non c’è obiettivo che non si possa raggiungere di quelli prefissati, a patto che si arrivi a quella agognata continuità di risultati che ad oggi appare ancora una chimera.
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