Ci siamo illusi per venti minuti. Un inizio aggressivo, quasi spumeggiante; un bel gol in velocità di Palacio; l’avversario intimorito e titubante, partito con l’idea di fare dei nerazzurri un solo boccone. La figuraccia con il Napoli sembrava essere servita a qualcosa. Invece no. Dopo venti minuti la squadra ha arretrato il baricentro, sempre di più. Ha concesso campo agli avversari che hanno ripreso fiducia e hanno capito che effettivamente potevano ingoiarci in un sol boccone. Il pari è arrivato poco dopo, su errore di Juan Jesus. Il primo tempo si è chiuso sul pari, ma addirittura l’impressione è che fosse ancora possibile gestire e addirittura segnare. Palacio ha una palla d’oro, ma spreca malamente. I tedeschi ci credono e fanno bene. Arriva il momento di Carrizo. Protagonista in positivo nel primo tempo, nel secondo regala la vittoria, facile, ai padroni di casa. Un passaggio sbagliato tanto quanto inutile e arriva il raddoppio; un posizionamento su calcio di punizione senza ne capo ne coda e arriva il terzo gol. E dire che Mancini aveva inserito anche Vidic per cercare maggiore copertura, togliendo Hernanes, forse consapevole che ormai la squadra non ne aveva più per cercare il gol, forse non proprio una buona idea… Un Guarin opaco, un Icardi evanescente e la solita fiera degli errori non hanno certo contribuito a fare di meglio. Bene Shaqiri, Medel e Santon, Palacio spentosi dopo il gol ha sulla coscienza il gol fallito del due a uno per i nerazzurri. Cosa aggiungere alle cose già dette dopo la partita contro il Napoli?! Oramai chiunque si sente in grado di poterci battere, consapevoli, giustamente, che un paio di gol sono assicurati. Gli errori si susseguono ormai senza interruzione di sorta, al punto che chi sbaglia si sente autorizzato a giustificarsi con gli errori altrui. Ed è ormai scattato il mantra “se non facciamo errori, possiamo vincere sempre”. Peccato che l’unica cosa che si ripeta senza interruzione di sorta sono gli errori e le conseguenti figuracce. Bisogna crederci che al ritorno riusciremo a vincere senza prendere gol? Che dire… non resta che incrociare le dita, con un sorriso amaro. C’è troppo da rivedere, forse, per salvare quest’annata e… la faccia.
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