Inter-Milan 0-0

In una cornice di pubblico delle grandi occasioni e con una coreografia della curva Nord, come al solito, incredibile, i nerazzurri scendono in campo contro gli odiati cugini, per dare un senso al campionato e riscattarsi almeno nell’orgoglio. Non fosse stato per il solito errore arbitrale, noi tutti, giocatori e tifosi, avremmo potuto festeggiare una bella vittoria, dopo una gara giocata ad un buon ritmo e a grande intensità. Purtroppo, ancora una volta, si è sfiorata, ma non raggiunta, la soddisfazione di vincere, meritatamente, il derby. Mancini ha saputo dare la giusta carica ai suoi, ha avuto coraggio a schierare un giovanissimo Gnoukouri al posto dello squalificato Brozovic e a rischiare Kovacic al posto dello squalificato Guarin, ha studiato bene la gara, ma nulla ha potuto contro l’ennesimo arbitraggio capovolto, sempre a sfavore. I nerazzurri attaccano per quasi tutta la gara, lasciando agli avversari un quarto d’ora alla fine del primo tempo e gli ultimi cinque minuti del secondo, ma per tutta la gara pressano, aggrediscono nella metà campo avversaria, cercano la giocata o la verticalizzazione, in poche parole dominano il campo e schiacciano i rossoneri nella loro metà campo. Quando lasciano che il Milan avanzi sono rapidi nelle ripartenze, sfruttando l’ottima vena di un grande Palacio e la maggiore partecipazione al gioco dello stesso Icardi. Vengono annullati due gol, entrambi giustamente, ma non si concede un calcio di rigore per un fallo simile a quello costato la squalifica a Guarin e viene ammonito il diffidato Medel che salterà la Roma. Handanovic è impegnato da lontano solo nel primo tempo, ma per una volta non deve darsi agli straordinari. Il diciottenne Gnoukouri mostra grande personalità e non fa rimpiangere i suoi più noti compagni di squadra, costretto a uscire solo per crampi sul finale, sostituito da Obi. Unico neo forse, le difficoltà di Kovacic nella fase passiva: il croato fa ancora difficoltà a leggere il gioco avversario e quando deve difendere balla spesso a vuoto tra gli avversari, mentre in attacco riesce ad essere spesso presente nella costruzione del gioco; si spegne col passare dei minuti e lascia il posto a Shaqiri che però non avrà il tempo di fare granchè. Hernanes ha qualche problema a calciare gli angoli, molto meglio va con lo svizzero, ma da trequartista sembra avere riacquistato le qualità e la cattiveria per incidere sulle gare. La difesa, con Vidic e Ranocchia al centro, è quasi impeccabile per una volta, mentre Juan Jesus e D’Ambrosio faticano a servire cross in area di rigore, in particolare il brasiliano ha ancora molto da lavorare in questo nuovo ruolo. Icardi si va a prendere palla anche a centrocampo, perdendo un pò di lucidità sotto porta, ma sfiora un paio di volte il gol e su tutti, però, svetta Palacio: l’argentino è in gran spolvero e fa tremare i difensori milanisti ogni volta che prende palla, unica pecca è non riuscire a capitalizzare le giocate sue o dei compagni. Nel derby, sotto gli occhi del presidente e di tifosi di eccezione come Eto’o che salta come un grillo quando l’autorete di Mexes sembra convalidata (l’arbitro annulla poi per un fallo di Palacio e non per fuorigioco, si spera…), i nerazzurri non riescono a fare punti pesanti, ma dimostrano di avere, potenzialmente, le carte in regola per chiudere il campionato con dignità, aumentando così qualche rimpianto di troppo per i punti persi e le troppe gare buttate al vento per superficialità e poca concentrazione. L’Europa ormai appare lontana, troppo per pensare seriamente di riacciuffarla, ma mettere le basi per la prossima annata chiudendo con prestazioni come questa è quanto meno una ventata di ottimismo per il futuro e le migliaia di tifosi accorsi allo stadio più quelli davanti alla televisione si meritano almeno di vedere l’impegno, questo tipo di impegno. Non servirà a vincere nulla, ma battere le squadre ancora da affrontare, giocando come si è giocato il derby, potrebbe alleviare le delusioni per quest’annata da dimenticare. Mancini indubbiamente sa di dover lavorare ancora tanto, ma è ormai lanciato verso il futuro e l’esordio, intelligente, di tanti giovani, fa ben sperare anche per una programmazione a lungo termine.

Lascia un commento

Dalla stessa categoria

Iscriviti al canale YouTube

Lascia un like a Iotifointer.it

Classifica

Partite

Seguici sui social

News Inter

1 min di lettura

Sandro Sabatini su calciomercato.com stronca Milan – Juve, terminata 0-0.“Fischi a San Siro. È finita così, con la colonna sonora più meritata al cospetto di uno “spettacolo” di rara bruttezza. Due squadre chiuse nel guscio della tattica esasperata, che tradotta nel linguaggio dei tifosi va chiamata per ciò che è davvero: paura di perdere. (…) […]

2 min di lettura

Joaquin Correa protagonista della vittoria dell’Inter a Verona. L’argentino al ‘Bentegodi’ è tornato titolare, sfruttando l’assenza per febbre del connazionale Lautaro Martinez, e ha dato sfoggio di una grandissima prestazione. Gol, pali, assist e fraseggi importanti per l’ex Lazio, che è tornato a far vedere un calcio di livello come non si vedeva da diversi […]