Derby dai grandi numeri, sold out sugli spalti e primo posto in palio per i nerazzurri. Partita a tratti contratta, combattuta, a tratti sbarazzina con difese un pò allegre, tutto sommato alla fine divertente. La vince l’Inter, con una perla di Guarin e si riprende, almeno per ora, il posto che merita dopo tanto tempo. Mancini schiera da subito Felipe Melo e Perisic, nel secondo tempo fa debuttare anche Telles, insomma ancora una volta cambia tutto, inserendo i nuovi acquisti dell’ultim’ora, ma può farlo grazie alla mentalità e alla capacità di cambiare modulo che è riuscito a inculcare. C’è ancora da lavorare, perfezionare l’intesa, gli schemi, migliorare l’organizzazione in campo, ma la difesa funziona finalmente, pur facendo a meno oggi di un giocatore come Miranda; il centrocampo e gli esterni cominciano a lavorare meglio; manca ancora molto in fase d’attacco che per ora si affida troppo all’inventiva dei singoli, ma le qualità ci sono. In sostanza, il derby oggi ha detto che quest’anno l’Inter è partita col piede giusto, ha già da parte un bel bottino di punti rispetto alle concorrenti e pur essendo ancora in “rodaggio”, ha potuto per ora godere anche di episodi a favore, insomma quel pizzico di fortuna che ci era mancata negli ultimi anni. Il palo di Balotelli sul finire del secondo tempo è un esempio lampante…
Mancini parte con un finto 4-3-3 con Perisic a fare in realtà da trequartista, Medel al posto di Miranda e Felipe Melo tra Guarin e Kondogbia. Il primo tempo vede occasioni da una parte e dall’altra: inizia il Milan, esaltando Handanovic e chiude l’Inter con la più clamorosa, sul finale, sui piedi di Icardi. Il secondo tempo somiglia molto al primo: l’Inter fa la gara e il Milan cerca le ripartenze veloci. Fino al gol di Guarin. Dopo il vantaggio si invertono i ruoli, ma i rossoneri non riescono a recuperare lo svantaggio e così al triplice fischio i tre punti finiscono nel paniere nerazzurro.
Bene Handanovic, attento sulle uscite e tra i pali: inizia da protagonista e chiude allo stesso modo, proteggendo il risultato fino alla fine. Nel pacchetto difensivo spiccano Juan Jesus, prestazione convincente e arcigna, che poi uscirà per una forte botta, dando spazio a Telles che pure ha bene impressionato e Medel, pitbull a tutto campo; Santon a fasi alterne, Murillo con qualche appannamento, specie a inizio gara. A centrocampo domina Felipe Melo, per certi versi una sorpresa, che si candida a diventare protagonista del reparto, mentre Kondogbia esce sulla lunga distanza e chiude alla grande sul finale di partita. Guarin segna il gol vittoria, ma non sempre si fa vedere dai compagni: il gol lo riscatta ampiamente. Davanti, Perisic al debutto e fuori ruolo funziona, ma è da rivedere, senza, ovviamente, metterne in dubbio il valore; Jovetic grande protagonista: in attacco è il faro che guida i compagni, poi sostituito da Palacio. Icardi, confermato capitano, spreca un paio di occasioni e poco altro, resta ancora a secco e non impressiona.
Come ha detto il mister del Milan? “Non ho mai perso un derby”. Ecco qua… le ultime parole famose. Un pò di sano sfottò ci sta nel calcio, no?! Saltellando saltellando… Salutate la capolista!
Lascia un commento