Pareggio amaro, quasi una beffa, a conti fatti. Al di là dei meriti e, soprattutto dei demeriti, il risultato finale avrebbe potuto e forse dovuto premiare i nerazzurri. L’impegno profuso, il sacrificio di alcuni giocatori come Perisic e la tenuta atletica, hanno visto un Inter capace di giocare paradossalmente meglio con un uomo in meno che durante tutto un bruttissimo primo tempo. Le inseguitrici sono ormai a tre punti e con una partita in meno e la bagarre per i primi posti in classifica si farà sempre più serrata. Al momento, tranne per alcuni sprazzi di buon gioco e qualche giocatore, la banda di Mancini non da grande fiducia per tenere il passo delle avversarie. Spiace dirlo, ma è così. I difetti che oramai sono noti a noi tutti ci sono e non sembrano dare spiragli di grandi miglioramenti. La difesa tiene, ma il gollonzo è sempre in agguato (vedi il flipper di stasera…); l’attacco fatica tanto ad arrivare al tiro e spesso, quando ci arriva, manca di precisione; Mancini continua a provare giocatori in ruoli che palesemente non appartengono loro.
Contro i siciliani regaliamo un tempo, come al solito ormai, giocando con un Guarin spaesato a fare l’esterno destro… impalpabile; Kondogbia a sbagliare tanti passaggi, quasi avesse timore di provare a saltare l’avversario; Icardi evanescente e sempre più fuori dal gioco al punto da essere addirittura sostituito nel secondo tempo da un Ljajic molto più presente. La difesa regge, nonostante Telles e il rispolverato Nagatomo non siano fulmini di guerra in fase difensiva, grazie alla doppia M, Murillo e soprattutto Miranda: spettacolari. C’è bisogno di Handanovic per non rientrare negli spogliatoi sotto di un gol. Il Palermo fa la sua partita e riesce a pungere più dell’Inter, nonostante sembri una situazione di stallo. Nel secondo tempo Jovetic suona la carica con una bella punizione, ma sale in cattedra Sorrentino. Il portiere rosanero sarà determinante in almeno un paio di occasioni per il risultato finale. L’ingresso di Biabany e Jovetic in mezzo alle linee portano finalmente al vantaggio interista, siglato da Perisic. Il flipper in area nerazzurra però, dopo pochi minuti, riporta purtroppo il risultato in parità e a nulla serviranno gli sforzi degli ospiti anche dopo l’espulsione, ingenua, di Murillo, nel tentativo di trovare il gol che varrebbe il primo posto.
Guarin spostato a centrocampo riesce ad essere esplosivo come poche volte, Biabany e Ljajic rendono l’attacco nerazzurro imprevedibile e frizzante come poche volte si è visto fino ad ora. La difesa regge, nonostante la sfortuna e Jovetic e Perisic sembrano solo implorare la giusta quadra per diventare dirompenti. Nonostante tutto si intravedono grandi potenzialità: riuscirà il Mancio a trovare il giusto assetto per permettergli di esplodere in tutta la loro forza? riuscirà a recuperare e/o a gestire (leggi panchina) un Icardi in difficoltà e al momento poco utile se non dannoso per la fase d’attacco e non solo?!
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