Vittoria che ripaga nel gioco e nel risultato anche la prestazione contro il Napoli. L’Inter affronta il Genoa con il piglio giusto, ma forse con troppa frenesia e pur non riuscendo ad andare oltre l’ormai classico uno a zero, giganteggia nella gestione della gara, dominando un Genoa annichilito e intimorito dalla prestazione dei nerazzurri.
Mancini cambia le carte in tavola ancora una volta: Icardi resta in panchina, al suo posto Jovetic con Biabiany, Ljajic e Palacio; a centrocampo Medel e Felipe Melo; sugli esterni D’Ambrosio e Telles. La coppia centrale questa volta non sbaglia un colpo, Miranda protagonista assoluto con un Murillo questa volta impeccabile e così la fase difensiva non concede praticamente nulla ai rossoblu se non sul finale, con Handanovic protagonista e a seguito dell’espulsione di D’Ambrosio per doppia ammonizione. Perchè se non giochiamo in dieci che piacere è?! Questa volta l’espulsione arriva tardi però e l’Inter aveva già fatto una prestazione, addirittura in undici, da prima della classe.
La gara è senza storia: Ljajic è protagonista assoluto fino al gol vittoria su calcio di punizione. Sue la maggior parte delle occasioni più importanti, sue le giocate migliori, i cambi di direzione, i cambi di passo e così via. Ribadire l’opportunità di riscattarlo velocemente appare oramai superfluo e scontato.
I nerazzurri dunque rispondono al domandone finale del post gara contro i partenopei: la prestazione del secondo tempo è stato un moto d’orgoglio del momento o piuttosto un nuovo inizio e una nuova consapevolezza dei propri mezzi? Mai, come nel recente passato è accaduto, questa volta i nerazzurri rispondono presente e confermano le cose buone viste al S. Paolo. Contro il Genoa mettono in mostra una prestazione muscolosa, intelligente, tatticamente quasi perfetta, coronata da un gol importante e macchiata solo dall’ennesima espulsione. Annullato un gol regolare sull’uno a zero, non si può dire che l’arbitro abbia comunque brillato, in generale. Felipe Melo con Medel, una diga rocciosa, peccato che il brasiliano sia dovuto uscire per le conseguenze di un colpo alla testa dopo uno scontro di gioco, sostituito da Brozovic. Per fortuna, nulla di grave.
Dopo la sconfitta a Bologna del Napoli, in mattinata, i nerazzurri si confermano primi in classifica grazie al successo sul Genoa, ottenuto a pieno merito e questa volta senza più meraviglie da parte degli “esperti ai lavori”: la lotta per il primato pare sia iniziata a tutti gli effetti dunque e l’Inter c’è. Il posto in Champions può e deve essere nostro. E chi vivrà, vedrà…