Peccato. Ci si fa del male in dirittura d’arrivo e si chiude l’anno con una sconfitta brutta, perchè immeritata e soprattutto evitabile. I nervi di Felipe Melo cedono, causano il calcio di rigore che, nonostante Handanovic, chiude la partita a pochi minuti dalla fine e lasciano poi la squadra in dieci, quando ormai lo sforzo finale si fa improbo. Mancini lo ha detto subito che è stata una sconfitta figlia di sciocchezze grossolane, glissando su eventuali errori del collettivo, egli stesso compreso. A ben vedere, per come si era messa la partita, sicuramente la “follia” del brasiliano ci è costata la gara, ma dare tutte le colpe a lui sarebbe quanto meno inappropriato.
Mancini parte con un centrocampo buono a rompere il gioco avversario, che non esisteva…, ma difettato dall’assenza di piedi buoni anche per costruire. Felipe Melo e Medel non hanno certo fatto la loro migliore partita e davanti Jovetic e Icardi non hanno facilitato il compito, perdendosi, nel primo tempo, tra le maglie biancocelesti nè tanto meno poi Biabiany è stato il solito fulmine di guerra, anzi. I piani di Mancini insomma sono saltati subito e forse tardiva è stata la contromossa. Un primo tempo buttato via dunque e finito in svantaggio per un gol fortunoso del buon Candreva, figlio anche quello però di errori difensivi grossolani. Nel secondo tempo, con l’ingresso di Ljajic e Brozovic, l’Inter cambia passo. Medel è però troppo macchinoso, Felipe Melo troppo nervoso. Raggiunto il pari con un bel gol di Icardi coadiuvato da un Perisic a intermittenza, i nerazzurri schiacciano la Lazio nella sua metà campo, ma restano privi di idee nella fase finale di gioco. La partita si va dunque a incanalare nel più classico dei pareggi, risultato che a quel punto accontenta i padroni di casa e soddisfa gli ospiti: solo allora, la follia di Melo diventa determinante, per perdere anche quel misero punto che oramai stava diventando, data la pessima prestazione, un buon punto.
Insomma, con la Lazio il pareggio ci stava e sarebbe stato un buon risultato, ma sulla scorta di una prestazione nel complesso insufficiente e non all’altezza delle ultime uscite, la sconfitta non cambia molto è forse diventerà utile per rimettere i piedi per terra. Restiamo primi in classifica, chiudiamo a due partite dal giro di boa con un punto più degli avversari e se ve l’avvessero raccontato quattro mesi fa, nessuno ci avrebbe creduto. Non è successo nulla di grave, ma ora, alla ripresa del campionato, è ovvio che ci si aspetta, almeno nell’approccio alla gara, una brusca sterzata per tornare sul binario che avevamo intrapreso. Le avversarie sono agguerrite e non mollano, un punto può essere poco e tantissimo, ma non concede distrazioni. Una partita storta ci può stare, per la squadra e per un centrocampista fumantino come Felipe Melo, ma certamente la speranza è di non rivedere una squadra così distratta, imbambolata e autolesionista come quella vista contro una Lazio che non è certo apparsa una schiacciasassi…
Handanovic non è mai impegnato seriamente, ma sul calcio di rigore si supera ancora una volta: sfortunato il rimpallo sui piedi di Candreva che sigla così il gol vittoria dal sapore ancora più amaro. Telles e Montoya non si confermano, al contrario perdono incisività e attenzione. Bene Miranda e Murillo, ma da soli non bastano. Male Biabiany, Felipe Melo e Medel, ma anche Jovetic e Perisic poco di più fanno per raggiungere la sufficienza. Perisic meglio nel secondo tempo. Icardi fuori dal gioco nel primo tempo, si rifà nel secondo con un bel gol da grande attaccante, poi sparisce nella nebbia biancoceleste. Brozovic e Ljajic danno una scossa alla squadra e forse andavano inseriti prima, ma dopo il rigore del due a uno, non ce n’è più per nessuno e non possono certo fare miracoli. E’ andata così e se ne prende atto. Alla ripresa, fuori la grinta!
Come ogni anno, seguendo la pausa natalizia del campionato, ci fermiamo qui, per riprendere con l’anno nuovo. Auguri dunque di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti i nerazzurri d’Italia e del mondo e che il 2016 ci porti emozioni, gioie e vittorie. Forza Inter e tanti #epicBrozo a tutti, nonostante le follie targate “pazza Inter”! All’anno prossimo.
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