Cinica, brutta e cattiva. Riparte con una vittoria l’Inter di Mancini e si conferma, col nuovo anno, squadra solida e concreta, ma con ancora tanto da fare per migliorare il gioco e diventare quel rullo compressore che tanti tifosi sognano e ricordano. L’Empoli in casa non è squadra facile da battere e non è un caso se i toscani rischiano ripetutamente di passare. Eroe della giornata è Handanovic che, fresco di rinnovo contrattuale, impedisce ai padroni di casa di segnare prima e dopo il gol vittoria del capitano Icardi, apparso il più reattivo ed efficace dei compagni.
Il primo tempo è di marca empolese e solo al 46′, con una splendida discesa, Perisic riesce a mettere al centro dell’area un pallone d’oro che Icardi, con una zampata fulminea, riesce a trasformare in gol. Nel secondo tempo, sulla falsa riga del primo, i nerazzurri contengono con ordine le folate avversarie che continuano, Brozovic non riesce a imitarsi per l’ennesima volta e spreca e alla fine, col triplice fischio e qualche recriminazione avversaria per un rigore non dato, dubbio, l’Inter si riconferma prima della classe. Nono uno a zero, di nuovo solite polemiche dei media, ma mai come questa volta l’importante era vincere. Si partiva dalla sconfitta con la Lazio e con tutte le dirette avversarie, tranne il Napoli che poi farà bottino pieno col Torino, già vincenti: i ragazzi hanno tenuto duro, hanno saputo approfittare delle occasioni avute e hanno difeso a denti stretti il primato in classifica. Vittoria che sicuramente fa morale e consente di guardare avanti con più serenità. E non importa se la partita è stata brutta, se gli avversari hanno fatto bella figura: Miranda e Handanovic hanno alzato un muro e appena è stato possibile si è acciuffata la vittoria.
Si sono rivisti in campo D’Ambrosio, bene, Nagatomo, insufficiente e Kondogbia, altalenante. Brozovic e Medel hanno retto bene il campo, Miranda si è confermato un centrale di altissimo livello, con grande intelligenza tattica. Murillo un pò impulsivo, ha rischiato in un paio di occasioni di fare danni, ma ha vicino un giocatore che lo farà maturare presto e bene. Perisic un pò in ombra, ha lottato e si è sacrificato: lo spunto dell’assist è roba da campioni. Icardi ha saputo approfittare dei pochi palloni avuti e ha massimizzato gli sforzi della squadra. Lijajc è apparso meno brillante del solito.
Nel complesso la squadra non ha brillato, ma ha confermato una solidità difensiva che fino all’anno scorso ce la sognavamo e su questa solidità Mancini sta costruendo una squadra vincente. La qualità del gioco è ancora discontinua e questo se da un lato svilisce le vittorie ottenute, dall’altro mette in luce i lati positivi della squadra che oramai sono certezze e non più situazioni episodiche. Ci sarà da lottare, ma intanto il primo posto è ancora nostro e finchè siamo lì, in alto, tutto può succedere. L’anno è cominciato bene, poteva andare meglio, ma direi che, per ora, ci si può accontentare di una vittoria e dell’essere la capolista.
Buon anno, tifosi nerazzurri! Che il 2016 sia ricco di soddisfazioni per noi tutti, amala.
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