Atalanta-Inter 1-1


Un pari, due autogol. Una prestazione mediocre, ballerina in difesa, evanescente in attacco. Dopo la sconfitta, immeritata, ma pesante, contro il Sassuolo, un’altra gara che fa rabbia commentare e preoccupa. Sui giornali già si parla di crisi, ma la verità è che fino ad oggi le cose erano andate fin troppo bene, per fortuna. I problemi c’erano e ci sono e se la difesa può avere avuto momenti di sbandamento nel corso del campionato come reparto o come singoli, l’attacco è dall’inizio del campionato che fa una fatica enorme a concretizzare. Parliamo di reparti, ma è chiaro che è la squadra a non girare come dovrebbe o come si auspicherebbe. Le famose vittorie per uno a zero avevano e hanno nascosto o quanto meno dato tempo alla squadra, con l’idea che col tempo le cose sarebbero migliorate. E’ giunta l’ora di fare i conti con la realtà: nel giro di due gare, facciamo tre con la sconfitta contro la Lazio, siamo scivolati sotto Juventus e Napoli, abbiamo perso il primato in campionato e siamo in chiara difficoltà di risultati e di gioco, quest’ultimo da sempre altalenante. Si potrebbe parlare di momento, di periodo nero, di temporaneo calo di alcuni singoli come Murillo; si potrebbe fare riferimento alle gare giocate in modo brillante e veloce, ma quello che salta agli occhi oggi come oggi, è che le potenzialità del nostro attacco, eppur ci sono, non sembrano proprio voler girare, prendere una svolta. Icardi continua a sbagliare, Jovetic si è spento contro la Lazio e non si è ancora riacceso, anzi le chiacchiere sullo scontro con Mancini si intesificano, Ljiajic da solo non può fare granchè e Mancini stesso non sembra trovare il bando della matassa. Morale della favola, per episodi, per sfortuna, per demeriti, le cose stanno prendendo una brutta piega e poichè, nonostante tutto, la difesa continua a reggere, pur sbandando più di prima, ci vorrebbe un regista dai piedi buoni che aiuti le punte a fare gol, un ispiratore di gioco che da tempo manca e che nemmeno il pur bravo Brozovic fino ad ora è riuscito ad essere. Medel, si è avuta l’ennesima conferma, non può essere quel giocatore e Guarin è da tempo un incognita ogni volta che scende in campo. Senza gol però, non si va da nessuna parte e Icardi non sembra intenzionato a sbloccarsi definitivamente.

Nella situazione attuale non deve meravigliare quindi che la partita contro i bergamaschi resterà negli annali solo grazie a quello che primo fra tutti oggi regge in piedi la baracca, ci evita figuracce e magari, anzi sicuramente, sarà fondamentale nel raggiungimento di un qualsiasi obiettivo: mi riferisco a Samir Handanovic ovviamente. Contro l’Atalanta ha sfoderato una delle sue migliori prestazioni, salvando letteralmente il risultato con parate oltre l’immaginabile e rendendo uno striminzito pareggio in un grande risultato, considerando che l’alternativa era prenderne almeno altri due di gol. Il nostro glaciale portierone, fresco di rinnovo, è in gran forma ed è un vero peccato che alle sue prestazioni e a quelle di Miranda, un difensore centrale di rara bravura nonostante l’errore che può capitare, occorso contro il Sassuolo, non corrispondano altrettante prestazioni degli attaccanti che si dimostrino alla loro altezza. Si farebbe tutt’altro discorso e si avrebbero tutt’altri risultati probabilmente.

Sia chiaro, una volta in cima, alla vittoria finale ci si pensa per forza, ma si sapeva che questa squadra è ancora acerba e che non fosse obbligata a vincere lo scudetto. Altro discorso riguarda il posto per la Champions: quello è sicuramente all’altezza dei nerazzurri, a patto che la fase d’attacco migliori drasticamente. I rumors di mercato non aiutano e sono tutti a vantaggio delle squadre già collaudate e che non necessitano grandi migliorie: l’unica speranza è che il suddetto mercato finisca presto, magari portando quei tasselli che oggi mancano e senza che la squadra abbia perso altri punti. Due sconfitte e un pareggio che sa di vittoria, cosa che in genere significa che è andata bene altrimenti si perdeva, possono lasciare strascichi e negatività, ma soprattutto diventare una striscia negativa pesante per il prosieguo del campionato. Dopo aver perso la testa contro la Lazio, punti contro il Sassuolo e orgoglio contro l’Atalanta, non resta che sperare in una svolta contro il Napoli in Coppa Italia. I problemi ci sono, ma anche le potenzialità per superarli.

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