Per leggere questa partita bisogna per un attimo dimenticare gli obbrobri di Europa League. Mettere insieme le due cose darebbe un risultato pessimo. Non che questa sconfitta sia bella da digerire o immeritata, ma l’atteggiamento in campo, almeno questa volta, è stato sicuramente diverso. Premesso questo, diciamo subito che la partita è stata comunque piacevole, con numerosi ribaltamenti di fronte e tante occasioni per entrambe le squadre. Dopo il pareggio si poteva persino sperare di vincerla.
La Roma è stata a conti fatti più fortunata e noi più ingenui o più maldestri che dir si voglia. Parliamo comunque di due squadre con difficoltà simili, entrambe sfilacciate e con difese ballerine. L’Inter per l’ennesima volta si è trovata ad inseguire l’avversario, questa volta sono bastati 5′ per subire gol e ciò nonostante è riuscita ancora una volta a trovare il pareggio. Il fallo “stupido” di Jovetic ha permesso però ai giallorossi di trovare subito il raddoppio, fortunosamente e il resto è storia. I nerazzurri ci hanno messo l’impegno, ma alcuni sono apparsi ancora in versione europea: preoccupante, ad esempio, la prestazione di Miranda. De Boer ha schierato quella che in tanti ritengono la miglior formazione possibile (Handanovic, Santon, Miranda, Murillo, Ansaldi, Medel, Joao Mario, Banega, Perisic, Icardi e Candreva) e alla fine il migliore in campo è stato Handanovic. I reparti hanno già perso quella compattezza mostrata contro la Juventus, i singoli appaiono spesso in ritardo sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Icardi e Perisic non sono riusciti a indovinare un movimento insieme e spesso, singolarmente, non erano dove dovevano essere. In parole povere, la squadra è ben lontana dall’essere squadra. La classifica langue, ma ancora non è preoccupante come lo sono invece queste prestazioni in bilico tra la mediocrità assoluta e una relativa sufficienza. C’è molto da lavorare, ma tanto… Allo stato attuale, una squadra in queste condizioni non dovrebbe snobbare una manifestazione come l’Europa League che è il massimo a cui si possa aspirare per non dichiarare fallimentare una stagione intera, l’ennesima. Con una buona dose di spocchia ingiustificata vogliamo puntare alla Champions senza averne le doti e le forze. La parola chiave a questo punto è una sola: umiltà.
De Boer – Molti diranno che la colpa è dell’allenatore come spesso avviene. Personalmente credo che mai come quest’anno, seppure siamo solo all’inizio, le idee del mister sono evidenti e le sue indicazioni chiare. Ai giocatori poi tocca applicarle una volta scesi in campo. Non farlo o farlo male e senza accendere il cervello è responsabilità loro. E’ chiaro che poi anche l’olandese può fare i suoi errori, ma non è certo lui a scansarsi davanti alle avanzate degli avversari.
Miranda – Black out pieno per il centrale brasiliano. Distintosi per attenzione e capacità di farsi trovare al posto giusto, stasera è stato l’ombra del giocatore visto fino a poche settimane fa. A un certo punto mi è corso un brivido dietro la schiena quando mi è venuto da pensare che forse era meglio far subentrare Ranocchia…
Icardi – Partita difficile per l’argentino, non è riuscito a farsi mai trovare al posto giusto o per bravura degli avversari o per scarsa intesa con i compagni. In una partita dove l’Inter a conti fatti a tirato a porta più che nelle ultime quattro tutte insieme, non si conta nemmeno un tiro da parte sua.
Banega – Nel primo tempo prende il palo che doveva far capire che la serata non era a nostro favore e nel secondo tempo fa un gol bellissimo. In mezzo al campo è di nuovo un folletto indiavolato, non a caso Joao Mario è sempre lì a dar man forte. Un raggio di sole nel buio di una tempesta senza fine.
Handanovic – Migliore in campo. Salva l’Inter da un tracollo che poteva diventare clamoroso e suona la carica con le sue manone. Nel secondo tempo, sul due a uno, fa una delle parate più belle dell’anno. Quando gioca così dispiace che sia costretto a subire gli alti e bassi di una squadra mediocre. Meriterebbe di meglio. Poi tornano a mente anche i suoi errori e allora tutto torna.
Jovetic – Non è chiaro il perchè della sostituzione proprio con Candreva, fatto sta che gli bastano pochi minuti per fare il danno. Fallo inutile al limite dell’area e gol della Roma sulla punizione seguente. Il doppio rimpallo sul colpo di testa di Manolas ne smorza un pò la colpa. Si vede che stasera doveva andare così. Irritante.
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