Il primo derby di quest’anno lascia un pò di amaro in bocca, ma ci fa andare a dormire col sorriso sulle labbra. Pioli fa il suo esordio a S. Siro schierando Ansaldi, D’Ambrosio, Miranda e Medel a difesa, Brozovic, Kondogbia e Joao Mario a centrocampo, Candreva, Perisic e Icardi davanti. La scelta di Medel spiazza molti, ma fa felici quelli che auspicavano una soluzione del genere, visti i problemi a difesa e le difficoltà a imbastire il gioco a centrocampo. Quella di Kondogbia crea più scetticismo. I primi passi del mister sembrano però puntare nella direzione giusta, la squadra appare, ovviamente, motivata, reattiva e carica agonisticamente, nonostante durante la partita si rivedano tutti gli errori del recente passato che è inutile stare qui a sottolineare, ma che suonano come tanti campanelli d’allarme per il prossimo futuro.
I cugini pensavano di avere già la vittoria in tasca, immeritatamente, mentre Perisic pensa bene di rovinare loro la serata. Il primo tempo vede l’Inter partire forte e il Milan andare subito in difficoltà. Perisic ha ben tre potenziali occasioni non riuscendo però a inquadrare la porta, poi l’errore in copertura di Ansaldi porta, allo scadere, il gol del vantaggio rossonero. Nel secondo tempo i nerazzurri sembrano ancora scossi e increduli per essersi ritrovati sotto di un gol e non partono benissimo. Candreva ha però il piede caldo e alla fine trova il gol del pareggio con una bella mazzata da fuori area. L’Inter riprende a fare gioco, ma, pochi minuti dopo il pareggio, ancora per un errore individuale, questa volta di Murillo, subentrato all’infortunato Medel, apre un autostrada a Suso che sigla il secondo gol. Da questo momento parte però il monologo nerazzurro contro la roccaforte rossonera. La squadra è ormai abituata a reagire dopo essere andata sotto e di colpo ritrova compattezza ed energia. I “padroni di casa” non escono dalla loro metà campo, ma riescono a imbrigliare le sfuriate avversarie. Il vecchio catenaccio all’italiana sembra funzionare alla grande, specie contro una squadra che fa tantissima fatica ad andare al tiro, nonostante Pioli butti nella mischia anche Jovetic e passi al 4-2-4. Al 91′, quando ormai i giochi sembrano fatti, su calcio d’angolo arriva il gol di Perisic che si riscatta degli errori del primo tempo e rovina la festa ai milanisti. Il pareggio, per come si era messa la partita, finisce per essere un risultato giusto, ma figlio dei soliti errori e delle banali disattenzioni dei nerazzurri. Nonostante tutti i nostri guai e difetti, l’Inter ha dimostrato di essere comunque superiore di un Milan brutto a vedersi e per nulla irresistibile, ma proprio quei difetti ci hanno impedito di avere il sopravvento. Per Pioli, come per i suoi predecessori, ci sarà tanto, tanto da lavorare.
Pioli – Parafrasando il vecchio titolo di un film, alla fine arriva Pioli. Arriva a pochi giorni dal derby, partita che non fa testo per motivazioni e quant’altro e che quindi non è certo esemplificativa per poter esprimere opinioni sul suo operato, nonostante la pausa delle nazionali. Non è un caso che anche stasera, al di là delle indicazioni del mister, si sia vista la migliore solita Inter di quest’anno, con tutti i pregi e difetti oramai ben conosciuti. Dunque, al di là di un caloroso benvenuto, per stasera accantoniamo discorsi su eventuali meriti o demeriti del nuovo mister e auguriamoci solo che possa lavorare. Diciamo solo che le premesse lasciano ben sperare, ma come si è visto anche oggi, ci sarà da faticare e tanto. Ad ogni modo, le vibrazioni per il futuro, sono positive.
Icardi – Lavora molto per la squadra, ma nel catenaccio milanista finisce per restare prigioniero degli avversari, lasciando però spazio libero ai compagni. Non a caso, segnano altri nerazzurri per una volta.
Medel – Posizione di difensore centrale per lui. Posizione migliore per le sue caratteristiche. Peccato per la distorsione al ginocchio, poteva essere l’inizio di una nuova storia. Speriamo rientri presto e riparta da qui.
Kondogbia – Ancora i soliti errori quando tiene palla, ma la posizione che gli da Pioli è quella a lui più congeniale e si vede. Giocatore che si può recuperare.
Perisic – Sbaglia più volte sotto porta, ma alla fine riesce a mettere la firma su un pareggio che non darà tanti punti, ma tantissimo morale.
Handanovic – Incolpevole sui due gol subiti, per il resto della partita resta inoperoso. Mai impensierito da quel paio di tiri fatti dai rossoneri nell’arco dei novanta minuti.
D’Ambrosio – Grande intensità per l’esterno difensivo. Insieme a Candreva finalmente fanno il tipo di gara che ci si aspettava da loro e danno un’idea di come Pioli veda il lavoro sulle fasce.
Candreva – Gol spettacolare. Che conoscesse già i sistemi di gioco del nuovo mister si sapeva e si è visto. Un vantaggio non da poco per lui di rilanciarsi e per il mister di accelerare il lavoro durante la settimana.
Per concludere: bentornato Walter the Wall Samuel!
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