Tre punti d’oro, finalmente, ma che faticaccia! Ancora una volta, si riconferma il trend dell’ultimo periodo: un buon primo tempo e un pessimo secondo tempo. Prima si andava sotto di un gol e poi si rincorreva per tutta la partita. Ora tocca pregare che tutti i primi tempi finiscano con l’Inter in vantaggio di almeno tre gol, con la speranza che non si ripeta la vergognosa figuraccia patita con gli israeliani in Europa League. Contro i viola, andati sotto anche per loro demerito, non è bastato andare in vantaggio di tre gol e ritrovarsi a fine primo tempo in undici contro dieci (espulso Gonzalo Rodriguez) per gestire una partita già vinta, in tranquillità. Gli ospiti dopo venti minuti di fuoco si ritrovano sotto di tre gol, ma accorciano al 37′ con Kalinic e al 62′ con Ilicic. In dieci, nel secondo tempo, mettono in grande affanno una squadra ormai spaccata a metà e che spreca davvero tantissimo. Solo al 91′, ancora una volta Icardi, chiude una gara che sembrava destinata a tutt’altra conclusione. La sostanza è che l’Inter fa ancora tanta fatica a reggere ritmi partita, schemi tattici e persino risultati ampiamente a favore. Sotto porta si arriva più di prima, ma si continua a sprecare tantissimo, mentre la difesa resta claudicante e priva di un reale apporto dei centrocampisti centrali, soprattutto quando la squadra va in difficoltà. Contro la Fiorentina si è vista la mano dell’allenatore, specie per il lavoro degli esterni e di Candreva in particolare, ma c’è ancora tanto da fare e i difetti restano sempre quelli oramai tristemente noti.
Pioli ha schierato Ranocchia a fianco di Miranda, dunque bocciato ancora una volta Murillo, mentre sugli esterni D’Ambrosio e Ansaldi vengono confermati. Al centro Brozovic e Kondogbia, esterni Candreva e Perisic, Banega alle spalle di Icardi. Prima Brozovic con un bel gol, poi Candreva d’opportunismo e quindi Icardi con un bellissimo gol, finalmente su azione personale, portano avanti i nerazzurri. La Fiorentina accusa il colpo e non riesce a reagire. Sul finire del primo tempo è però stesso l’Inter a cedere metri e a ridare vigore ai viola che accorciano. Nella ripresa, con gli ospiti in dieci, si riparte sulla stessa linea. Fiorentina avanti e Inter in difficoltà a gestire la gara. Nonostante ciò, si perde il conto dei gol non fatti: Banega, Icardi, Brozovic, Perisic, Joao Mario, subentrato a Kondogbia e Candreva, hanno almeno un’occasione a testa chiara e in alcuni casi clamorosa. Va a segno invece Ilicic e riapre la gara clamorosamente. Difficoltà a parte nel tenere compatta la squadra, i nerazzurri non sembrano mai cedere completamente il passo. Forse, temprati da mille figuracce e difficoltà patite nel corso di questa parte di stagione, se da un lato subiscono le folate avversarie, dall’altro continuano ad attaccare come nulla fosse. Al 91′ Icardi chiude, finalmente, i giochi e i tifosi possono tirare un sospiro di sollievo. Una ripresa brutta, mal gestita, non ai livelli del giovedì di coppa, ma ancora una volta molto al di sotto di possibilità, capacità e blasone. Col Napoli sarà un’altra storia, altrimenti saranno dolori.
Pioli – La mano del mister si comincia a vedere e la sensazione che forse qualche speranza di riprendere in mano il proprio destino, l’Inter ce l’ha ancora. Non sarà un percorso facile e non mancheranno altre sberle, ma qualcosa si muove. Ancora una volta, necessariamente, in bocca al lupo, mister.
D’Ambrosio e Ranocchia – Buona la gara dei due difensori italiani. D’Ambrosio si danna su e giù, sbaglia sul primo gol dei viola, ma è uno di quelli che ci mette l’anima. Ranocchia non fa rimpiangere Murillo, è carico e si vede. Magari la cura Pioli potrebbe finalmente rigenerarlo, vedremo.
Banega – Finchè ha benzina, è il giocatore visto nelle primissime gare. Una luce in mezzo al campo. Poi cala vistosamente e viene sostituito da Felipe Melo per evitare clamorose rimonte…
Candreva – Conoscendo già i dettami del mister, è quello che brilla di più in mezzo al campo nel fare i movimenti giusti. Non è un caso, dall’arrivo di Pioli, se ancora una volta arriva al gol.
Perisic – Ha da lavorare per capire bene i movimenti da fare e per cominciare a giocare di più per la squadra. Spreca tantissimo e spesso si perde nell’ultimo passaggio.
Icardi – Piaccia o non piaccia, segna e risolve sempre lui. Contro i viola è apparso, soprattutto nel primo tempo, reattivo e partecipe al gioco. Fisicamente più in forma di molti suoi compagni, necessita però il loro supporto. Questa volta riesce a fare da solo e finalmente appare l’attaccante completo che ci si augura sia.
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