Qualità chiama, Inter risponde. Se la gara col Napoli aveva acceso in qualche anima pia la speranza di un risorgimento nerazzurro, dopo la gara con i blucerchiati saranno in tanti adesso a ricredersi o a ringalluzzirsi e speriamo che tutti, indistintamente, abbiano ragione. La gara con la Sampdoria è un piccolo capolavoro calcistico, una delle migliori partite giocate quest’anno, segnata da numeri incontestabili: terza gara senza subire gol e goleada targata Icardi che non si limita a segnare il gol numero 100 in nerazzurro, ma sfora con altri tre, siglando una “quadripletta” esaltante tra gol di tacco o su rimbalzo. Gli avversari vengono annichiliti in soli 45 minuti, il resto della gara diventa accademia e va bene così perché dopo 5 gol fatti nel primo tempo è un segnale importante l’aver mantenuto la concentrazione e non aver lasciato ai padroni di casa nemmeno il gol della bandiera. Dopo mesi di inappetenza, si comincia a sentire la fame?!
Quando la squadra gira, diventa incontenibile e dunque non resta che augurarsi nella continuità dei compagni, nella ferma volontà di proseguire sulla via della qualità da parte di tutti.
Spalletti pare aver trovato la quadra a centrocampo, oltre che la qualità. Brozovic e Gagliardini alle spalle di Rafinha assicurano qualità e copertura e soprattutto si confermano in grande spolvero mentre il brasiliano sembra a un passo dal pieno recupero, suo il merito del rigore che regala il gol numero 100 al capitano e che indirizza la partita sul binario del trionfo. Cancelo cresce in modo esponenziale, forse è il terzino che aspettavamo da tempo per riprendere la grande storia nerazzurra in quel ruolo. Perisic, schierato e voluto in campo fortemente dal mister, si riprende finalmente la sua zona di competenza: suo il gol che sblocca la partita. Candreva ricomincia a girare come nella prima parte di campionato, finalmente. Infine Icardi: 4 gol, uno di tacco, finalmente padrone dell’area avversaria. Quando la squadra gira, diventa incontenibile e dunque non resta che augurarsi nella continuità dei compagni, nella ferma volontà di proseguire sulla via della qualità da parte di tutti.
Le prossime gare, tutte in verità, saranno tante battaglie e mai come negli ultimi anni, il derby, già rimandato, forse determinante per il traguardo finale. Un derby che grida vendetta, tra l’altro…
Avanti così: Amala, #senza tregua!