Inter-Udinese è conclusa con un 1-0. I padroni di casa sono riusciti a portare a casa i tre punti, ma per loro la partita si è rivelata più complicata del previsto: tanti errori tecnici, poca cattiveria nella trequarti avversaria e ritmi quasi mai elevati. Una nota lieta, però, c’è ed è ormai sempre la stessa: Mauro Icardi.
Minuto 76, rigore concesso alla squadra nerazzurra dopo fallo di mano in area da parte di un giocatore friulano. Dal dischetto si presenta il capitano che, con freddezza glaciale, spiazza il portiere con un pallonetto. Tutto lo stadio esulta, grida il suo nome. Anche questa volta, a risolvere la partita, ci ha pensato lui.
Quello che più colpisce, però, è che, nelle ultime partite, è aumentata notevolmente anche la partecipazione dell’attaccante argentino alla fase di costruzione della manovra interista: viene spesso incontro ai centrocampisti, si fa dare palla, la protegge e fa salire la squadra. Insomma, sembra essere sempre più nel vivo dell’azione. E nonostante ciò, il numero di gol non diminuisce. Anzi.
Il migliore in campo, questa sera, è stato sicuramente lui. E non solo per il gol vittoria, ma anche per l’impegno dimostrato, per l’esempio che è stato per i compagni di squadra, rincorrendo sempre gli avversari in possesso palla e recuperando palloni importanti. Insomma, l’Inter è ancora un cantiere in costruzione, ma una cosa ormai è certa. Mauro Icardi c’è.
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