È un incubo? No, è la solita crisi di mezza stagione, quando le chiacchiere su contratti e stipendi hanno la meglio su quello che un giorno fu il gioco del calcio. Prima o dopo Natale, evidentemente in base ai momenti storici in cui la società ha fatto le sue comunicazioni, un buona fetta dei nostri fino a quel momento campioni, si concentra su altro. Così accade che non solo perdi con la terz’ultima in classifica, con tanto di neoallenatore accusò, ma anche con altri, i primi che passano in sostanza. Ci va bene la Lazio, ad esempio, che spinta fino ai calci di rigore, può però contare sulla strafottenza di alcuni avversari e così passare il turno in coppa Italia.
Contro i rossoblu scendono prima in campo quelli che volevano giocare di più, quelli che volevano andarsene…
Contro il Bologna si rivede l’ennesimo sequel di quella infinita serie di partite che già si è avuto modo di commentare negli ultimi anni. Sempre lo stesso leitmotiv: strafottenza verso il pubblico, avvilimento del suddetto, sfortuna (che poi alla lunga pure te la chiami), disinteresse del campo e della propria prestazione, un coacervo delle peggio cose. Tre sconfitte consecutive, un’eliminazione e abbiamo pure la fortuna che quelli dietro vanno peggio di noi, ancora per poco. Cosa vogliamo fare? Dare la colpa, come al solito, al tecnico? Non va bene, al netto dei suoi errori. Contro i rossoblu scendono prima in campo quelli che volevano giocare di più, quelli che volevano andarsene, quelli “che non mi prende abbastanza in considerazione”, quelli che guadagnano troppo poco e finisce che giochiamo in quattro. Senza Skriniar, Handanovic, De Vrij che pure una volta sbaglia e i rossoblu segnano…, staremmo messi molto peggio anche come risultati negativi (cfr. Lazio in coppa). Insomma Spalletti da a molti l’occasione di dimostrare il loro valore dopo le polemiche del “mercato” e in molti ne approfittano….
Vi siete sorpresi quando il mister ha buttato Ranocchia nella mischia, in attacco? Perché?! Avrete notato che in quanto ad attaccanti stiamo messi maluccio ultimamente. Nemmeno a porta vuota fanno gol, sempre che tocchino palla. Andrea ci è andato più vicino lui che i colleghi di reparto.
Ancora una volta, contro il Bologna questa volta, la delusione per prestazioni mediocri, svogliate, indegne del blasone è grande. Perdere ci sta, ma con dignità. Se pareggiavamo con i rossoblu si sarebbe parlato di impresa, ci rendiamo conto? Se la lotteria dei rigori ci sorrideva andavamo in semifinale, ma con quale faccia?
Sufficienza piena a quasi tutto il reparto difensivo. Apprezzabile la serietà e l’applicazione del neoacquisto Cedric. Si conferma, per fortuna, Brozovic, in positivo, nonostante il mancato supporto del resto del centrocampo e dell’intera linea d’attacco. Encomiabile la prestazione di Ranocchia. Vecino, Nainggolan, Perisic, Candreva fateci sapere quando tornate. Lautaro, sfortunato una, due, tre volte, ma poi…., Icardi, si bravo, il cucchiaio, ma poi….boooh!
Concludendo: contro il Bologna l’ennesima prestazione inguardabile, l’ennesima sconfitta, l’ennesima figuraccia. Si salvano in pochi, di Ranocchia l’occasione più nitida in un mare di desolazione. Cambiare allenatore, non darà nessun segnale o cambiamento positivo. Sperare che ci sia un’inversione di tendenza, l’ennesima, resta come al solito, l’ultima carta da giocarsi, prima di uscire da ogni gioco. Abbiamo ancora l’Europa League e 4 punti sulle dirette inseguitrici in campionato. Un paio di settimane e tireremo le somme.
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