Vittoria mancata, pareggio meritato. La beneamata affronta i neocampioni d’Italia col piglio giusto, mette in chiaro da subito chi è il padrone di casa e non mostra alcun tipo di soggezione come è giusto che sia.
Ne viene fuori una gara in cui i nerazzurri dominano per la prima mezz’ora poi controllano il gioco e solo nella ripresa cedono campo agli avversari più per stanchezza che per altro. Nonostante il calo fisico, l’Inter non smette di cercare il gol vittoria anche dopo il pareggio fortuito di Cristiano Ronaldo.
Non manca qualche episodio dubbio anche in area, a danno di Icardi, ma siamo al minimo sindacale, dato l’avversario.
Un punto da mettere in cascina, una prestazione da ripetere per tutte le gare rimaste per la volata finale, direzione Champions. Poi si tireranno le somme.
Il gol di Nainggolan fa esplodere, dopo dieci minuti scarsi, un San Siro in festa, bella e divertente la coreografia-sfottò della Nord, alimentando grandi aspettative per il prosieguo della gara. Non mancano altre occasioni per raddoppiare, peccato non approfittarne, mentre gli ospiti cercano di raccapezzarsi. Nella ripresa la gara si fa meno scoppiettante e i nerazzurri cedono campo.
L’avversario è ostico, ma non particolarmente pericoloso, pur schierando una formazione di titolari. Il pareggio arriva su uno dei pochi errori di copertura della retroguardia interista e a nulla vale il valzer dei cambi per riacciuffare quei tre punti che tanto ci avrebbero fatto bene e comodo per il prosieguo.
Bene tutta la squadra, de Vrij giganteggia in difesa. Il rientro di Brozovic si sente, Politano e, questa volta, Perisic in grande spolvero. Solo Icardi è apparso a tratti un po’ appannato, ma comunque desideroso di andare in gol.
Un punto da mettere in cascina, una prestazione da ripetere per tutte le gare rimaste per la volata finale, direzione Champions. Poi si tireranno le somme.
Amala.
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