Maturità e tatticismo | Inter-Borussia Dortmund 2-0

Stasera ha vinto Conte, stasera ha vinto il tatticismo dell’allenatore pugliese, stasera ha vinto l’Inter.
Handanovic (6,5) compie 2 parate da vero fenomeno, prima su Sancho e poi su Hazard, così da festeggiare la candidatura al trofeo Yashin, il pallone d’oro dei portieri.
Skriniar (7) perfetto, sia tatticamente che mentalmente. Non teme la velocità del numero 7 inglese e gli impedisce ogni iniziativa. Gara da vero leader. de Vrij (8), con Brozovic pressato, diventa il regista della squadra e come a Sassuolo effettua l’assist per il vantaggio nerazzurro. Tanti applausi per l’olandese ex Lazio, a mio parere migliore in campo. Godin (6) forse, quello più sotto tono del reparto difensivo, ma con lucidità riesce a respingere gli attacchi avversari.

Asamoah (6,5) gioca una grande partita, sbagliando qualche uscita ma con tecnica e velocità attacca e difende senza sosta. Proprio per questo viene sostituito da Biraghi (s.v.) che gioca solo 10′ minuti ma con attenzione.
Barella (7) non sembra affatto un giocatore di 21 anni che gioca la sua prima Champions League anzi, insegna calcio a tutto il centrocampo tedesco con fisico e personalità da vero campione. “Sacerdote che predica calcio“, questo è Brozovic (7) per usare una citazione di Lele Adani. Recupera tantissimi palloni e verticalizza alla perfezione, è suo l’assist del 2 a 0 finale.
Gagliardini (7) in silenzio e con sacrificio, sta diventando un giocatore utile e fondamentale per l’Inter. Lo ha dimostrato con il Sassuolo e così anche stasera sul palcoscenico europeo. Usa il suo fisico per difendere palla e verticalizzare quando ha la possibilità, assolutamente un giocatore rinato. Amici nerazzurri, ammettiamolo, dobbiamo chiedere scusa a Candreva (7,5). Dopo stagioni in cui è stato criticato, offeso e considerato peggio di spazzatura in questa stagione ci sta facendo ricredere e questa partita è la conferma. Grande sacrificio in fase difensiva e nel finale vola a campo aperto trovando uno splendido goal, la cura Conte si fa sentire.

Lukaku (5) unico insufficiente della partita, da uno come lui ci si aspetta sempre di più. Non riesce a tenere i palloni e far salire la squadra. Ancora fisicamente non è al meglio e noi siamo qui pronti a goderci il vero Lukaku, nonostante i 5 goal in 8 partite. Viene sostituito da Esposito (6,5). Amici nerazzurri, ricordatevi queste parole, con questa partita ha iniziato a splendere una nuova stella. Si è proprio così, il giocatore più giovane a esordire in Champions League con la maglia dell’Inter entra e con personalità ammutolisce San Siro andando addirittura, con una grande cavalcata che lo portaa a procurarsi un calcio di rigore. È solo l’inizio Sebastiano ma che bell’inizio! Lautaro (7,5) dimostra che la partita di Sassuolo ha consacrato la sua definitiva esplosione, 5 goal nelle ultime 4 partite, peccato per il rigore sbagliato che gli ha impedito di siglare una splendida doppietta. Adesso bisogna preoccuparsi del contratto, perché le “Big” di tutto il mondo vorranno portarcelo via.

Infine arriviamo al vero vincitore di questa sera, Conte (8). Si, stasera ha vinto Conte perché ha dimostrato di essere uno degli allenatori più forti del mondo dal punto di vista tattico. Dopo Barcellona altra grande gara in Europa per la sua Inter; Europa che sembrava, dopo la partita contro lo Slavia Praga, essere indigesta all’allenatore leccese.

Adesso, testa bassa, pedalare e prendiamoci questa qualificazione.
AMALA!!!

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