Amici nerazzurri, in questo articolo vorrei raccontare chi è Giovanni Zecchi ma soprattutto perché, per il sottoscritto, Fiorentina contro Inter non era, non è e non sarà mai una partita come tutte le altre.
Ormai sono 3 anni che scrivo per questa pagina e ricordo ancora il mio primo articolo, proprio delle pagelle su Fiorentina-Inter conclusasi con un pareggio (gol di Icardi e Simeone).
Per me, fiorentino DOC e tifoso interista dalla nascita, o meglio dal quel lontano 2006 quando Recoba segno il goal del 3 a 2 sulla Sampdoria allo scadere firmando la rimonta più pazza di sempre, quando l’Inter viene al Franchi è sempre qualcosa di speciale. Speciale perché sembra quasi impossibile come un posto cosi ricco di amore, di storia e di passione racchiuda in sé le due componenti del mio cure, quella interista e quella fiorentina.
Certo, bisogna dire che la vita di un’interista a Firenze non è facile. I continui sfottó giornalieri, le batoste che, ahimè, l’Inter da 7 anni a questa parte ha dovuto subire al Franchi come il 4 a 1 firmato dalla coppia Jovetic-Liajic, il goal di Tomovic o i siluri all’incrocio di Babacar. Insomma non è una vita semplice. Inoltre riecheggia nella mia testa, da parte di genitori e amici, la fatidica domanda : “Perché se sei di Firenze non tifi Fiorentina?”.
Ecco oggi vorrei rispondere a questa domanda una volta per tutte, giustificandomi dicendo che io non ho scelto l’Inter, ma è stata l’Inter a scegliere me. Il come non lo so e mai lo vorrò sapere perché ll bello è proprio questo, amare senza sapere. L’unica cosa che so è che come Firenze mi è entarata nel cuore con la sua bellezza, schiettezza e con i suoi colori, l’Inter mi è entarata nel cuore per la sua pazzia, spensieratezza e imitabilità.
Amici nerazzurri, con questo volevo spiegare cosa significa per me una partita del genere e concludo dicendo che, oltre il risultato, con l’Inter in campo, il calore del tifo viola e la torre Maratona che osserva tutto dall’alto non potrà che essere uno spettacolo.
AMALA!!!
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