I SEMAFORI: TOP & FLOP di Genoa – Inter (0-2): Il solito Lukaku e un Darmian che non ti aspetti. I sei nomi scelti dal nostro blog e il voto ad Antonio Conte.
SEMAFORO VERDE
Matteo Darmian – A distanza di pochi giorni dalla gara di Champions, si ripete su altissimi livelli: preciso, puntuale, diligente, non sbaglia praticamente nulla. Con l’ingresso di Hakimi passa a sinistra e, con naturalezza, continua a svolgere il suo compito impeccabilmente. SICUREZZA!
Romelu Lukaku – Solita grande partita dell’attaccante belga, consueto punto di riferimento di ogni manovra nerazzurra. Anche se non esplosivo come nelle ultime gare, timbra regolarmente il cartellino con un gol di pregevole fattura. DETERMINANTE!
Andrea Ranocchia – Anche se utilizzato raramente, quando viene chiamato in causa si fa sempre trovare presente. Puntuale in difesa, con un paio di interventi di grande efficacia, e devastante come al solito in attacco, dove riesce sempre a far valere le sue grandi doti aeree. Sul gol del raddoppio, siglato da D’Ambrosio, almeno metà del merito è suo. ESPERIENZA!
SEMAFORO GIALLO
Ivan Perisic – Senza infamia e senza lode, inizia discretamente ma si spegne altrettanto velocemente. L’impegno non manca, ma sono rarissime le sue iniziative in grado di creare scompiglio nella difesa genoana. Deve recuperare la miglior forma.
Marcelo Brozovic – Meglio rispetto alle ultime prestazioni, anche se il Brozovic che conosciamo è ancora lontano. Non si risparmia dal punto di vista podistico, ma di iniziative realmente efficaci se ne vedono poche. Avrebbe anche la palla per calciare a rete con pericolosità, ma non riesce ad essere concreto.
Lautaro Martinez – Inizio promettente, ma finisce con lo spegnersi lentamente, innervosendosi con i compagni e forse anche con la panchina. Le sue doti non sono in discussione, ma serve maggiore concretezza contro avversari, come quelli odierni, chiusi in difesa e anche duri sull’avversario.
ANTONIO CONTE – VOTO 6,5
L’Inter fa la partita sin dall’inizio, magari non a ritmi altissimi, ma ha sempre il pallino del gioco in mano. Nella ripresa bastano alcune accelerazioni per mettere in difficoltà un Genoa votato solo al contenimento. Ha trovato spazio durante la gara, per dare minutaggio ad elementi che potranno essere utili nel prossimo futuro. Ed ora testa allo Shakhtar.
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