Entra Nicolò Barella e l’Inter cambia pelle. Diventa vincente. Potenza di un centrocampista che sta diventando fondamentale nell’Inter di Antonio Conte, quel Conte che una decina di giorni fa gli fece un complimento: “Sì, mi rivedo in lui, anche se Nicolò è più bravo di me”.
L’analisi la fa La Gazzetta dello Sport. Chi ricorda Barella? “Barella è la personalità innata di Tardelli, la bravura nel trascinare i compagni con i suoi comportamenti – scrive la rosea – Barella è anche l’interdizione di Salvatore Bagni: il recupero palla, il fastidio agli avversari. E somiglia pure a Nicola Berti, la capacità di tagliare il campo, di ribaltare l’azione, di allontanare il problema dai propri portieri e portarlo dall’altra parte del campo“.
Ma Barella ha caratteristiche simili a quelle di Marchisio, di Nainggolan….
Ma Barella è Barella!
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