Tornano I SEMAFORI. Ecco il meglio e il peggio di Inter – Parma 2-2.
Aleksandar Kolarov – Il migliore tra i nerazzurri, per intraprendenza, volontà e determinazione. Sue le uniche incursioni di una squadra nerazzurra, per il resto prevedibile e confusa. Ha anche il merito di mettere l’ottimo cross per il gol del pareggio.
Marcelo Brozovic – Entra in campo, stavolta con il piglio giusto, mettendo il piede in tutte le azioni decisive della gara. Dopo le ultime opache prestazioni, la speranza è quella di aver ritrovato il giocatore che conosciamo.
Nicolò Barella – Non ai livelli che gli sono abituali, ma nel grigiore generale spicca quantomeno per vivacità e voglia di fare. Impreciso in alcune circostanze, ma comunque sempre sopra la sufficienza.
Stefan De Vrij – A livello generale non disputa una brutta gara, ma si fa sorprendere in ben due circostanze dalle prevedibili accelerazioni di Gervinho, che in entrambi i casi centra la rete. Da un uomo della sua classe è lecito attendersi maggiore attenzione.
Christian Eriksen – Qualche tocco di qualità, ma a un ritmo flemmatico che non accende mai la gara. Più passano le gare e più sembra un corpo estraneo all’interno della squadra. Forse è un problema di posizione, ma anche lui sembra non faccia molto per calarsi nella parte.
Lautaro Martìnez – Duella con la difesa del Parma, non riuscendo mai a liberarsi per un’azione vincente. Sembra nervoso e fuori condizione. Riesce a sbagliare degli appoggi e dei controlli, che per un giocatore come lui dovrebbero essere elementari. In pratica non riesce mai ad andare al tiro con pericolosità.
Per larghi tratti è sembrato di rivivere la gara di Champions con lo Shakhtar. Stesso ritmo e stesso copione, con la differenza che il Parma ci ha beffato per ben due volte. L’Inter ha fatto il suo nei primi 10 minuti, poi è andata sempre a sbattere con la difesa ospite. I cambi ruolo per ruolo non hanno certamente risolto. Di cambi di modulo neanche a parlarne…