Soddisfatto a metà Giuseppe Marotta, dopo le dichiarazioni di domenica di Nicola Rizzoli. L’Amminstratore Delegato dell’Inter ha risposto al designatore degli arbitri di Serie A in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport: “Rivendico il merito di essere uscito allo scoperto, in seguito a quell’errore macroscopico, e di aver rotto il fronte nel sottolineare un vuoto normativo nell’utilizzo della tecnologia. Detto questo mi fa piacere che Rizzoli abbia apprezzato i miei toni e che abbia confermato come sabato abbiamo subìto un errore sia da parte dell’arbitro in campo che da quello al Var”.
“Premesso che abbiamo ricevuto una comunicazione su questo nuovo ruolo solo i primi di ottobre – continua Marotta – ma si parla di un ruolo formativo per dirimere perplessità regolamentari. Ritengo invece che serva un chiarimento ufficiale, magari presso la Lega di Serie A, sulle caratteristiche di questo ruolo anche e soprattutto come interlocutore politico”.
“Quello della Premier League: in Inghilterra c’è un gruppo – il PGMOL, professional game match officials – esterno sia alla Premier che alla Federazione a cui i club possono chiedere chiarimenti sulle decisioni arbitrali. C’è una differenza fra la didattica, che è importante, e che viene fatta con giocatori e staff tecnico, e la politica che spetta ai dirigenti e che a mio parere è fatta nella ella calma e in un dialogo nella massima trasparenza”.
“Personalmente stimo Rocchi e il suo valore professionale – conclude Marotta – noi non vogliamo dare le pagelle agli arbitri, ma vorremmo un interlocutore. Una figura autorevole che il lunedì si confronti con lui presentandogli le istanze raccolte dai singoli club, che sia scelto dal presidente della Lega e dall’a.d. e poi proposto all’assemblea”.