L’analisi di Real Madrid – Inter di Mario Sconcerti sulle pagine del Corriere della Sera.
“Non è chiara questa Champions dell’Inter, anche meno quella del Real. La partita è stata
buona e scolastica, come tra squadre che si trovano belle ma sanno di non esserlo davvero.
Il cambiamento più grande è quello del Real, buona qualità ma prevedibile, una squadra da
medio spettacolo, senza più gli spunti da Real che ne hanno costruito la storia.
L’Inter ha fatto la sua partita italiana, si è trovata sotto di due gol quasi senza accorgersene, in questo calcio del virus tutto è felpato, e altrettanto silenziosamente ha ripreso il Real. Era una partita conclusa se non ci fosse stato un altro errore grave di allineamento della difesa interista che ha liberato Rodrygo, un ragazzo col futuro sulla fronte. È troppo facile l’Inter da superare sulla sua trequarti, ci sono continui errori del centrocampista che sta uscendo, continue incertezze di posizione dei difensori, come se avessero bisogno di un compagno in più per coprire il campo. A essere sinceri per molti minuti si è andati avanti col ritmo di un’amichevole estiva, di quelle ricche e tutte americane dove il pubblico è estraneo ai sentimenti. Due squadre in difficoltà, fatte di grandi giocatori a conoscenza dei loro limiti, sempre guardinghi, sempre a metà del gioco.
Nessuna accelerazione. In modo più diretto, due vecchie squadre importanti in dififcoltà
davanti all’importanza della partita. Ha deciso alla ne un errore grave di Hakimi che è la
fotografia corretta dell’Inter, dove non c’è difesa. Hakimi è a metà campo, sbaglia, ma tra
lui e Handanovic restano trenta metri in cui non c’è nessuno. È lì il vuoto storico di questo
nuovo anno, il vero fantasma. Nessuno vuole mettere fretta all’Inter, ma ha 7 punti meno
in campionato ed è ultima nel girone di Champions. Non c’è crescita, non ci sono miglioramenti, non c’è apporto reale dai nuovi. Può Conte raccontarci le sue impressioni su questo inizio di stagione? È sbagliato dire che non c’è futuro?”.