I SEMAFORI di Atalanta-Inter, terminata 1-1. Ecco il meglio e il peggio della gara di oggi.
LAUTARO MARTINEZ – Segna un bellissimo gol e si batte per tutta la gara con coraggio contro un ruvido Romero. Qualche imprecisione, ma tutto sommato prestazione di rilievo, considerando anche il piccolo risentimenti muscolare patito durante il riscaldamento.
ARTURO VIDAL – Finalmente una prestazione degna di nota, per un giocatore che fino a questo punto aveva viaggiato sotto i suoi standard abituali. Recuperi importanti, grande dinamicità, un colpo di testa che meritava miglior fortuna. Peccato per quella palla sciupata a tu per tu con Sportiello, che avrebbe sicuramente indirizzato la gara in modo diverso.
ASHLEY YOUNG – Prova ordinata e di qualità. Mai in affanno in fase difensiva e spesso pericoloso in fase propositiva. Suo il cross per il gol di Lautaro ed alcune altre iniziative molto interessanti. Sta crescendo e sarà utilissimo nel prosieguo della stagione.
SAMIR HANDANOVIC – Praticamente disoccupato per quasi tutta la gara, viene beffato dal primo vero tiro in porta, sul quale arriva con un certo ritardo e con un posizionamento non proprio ideale. Per il resto poco impegnato. Peccato perché il tiro di Miranchuk non era certo irresistibile.
ALEXIS SANCHEZ – Ci mette voglia e buona volontà, ma non riesce mai a rendersi pericoloso nei confronti dell’arcigna difesa atalantina. Spesso anticipato, soffre anche la fisicità degli avversari e si spegne lentamente fino alla sostituzione.
IVAN PERISIC – Entra a circa 20 minuti dalla fine ed in pratica non tocca mai palla, trotterellando per il campo senza mai trovare una posizione. Lukaku, entrato insieme a lui, gioca almeno dieci palloni che potevano essere decisivi. In queste gare occorre una maggiore concentrazione, anche quando si entra a partita in corso.
Gara preparata al meglio, squadre speculari in campo, che per circa un’ora si sono praticamente annullate. Dopo il vantaggio di Lautaro c’è stata anche l’opportunità del raddoppio, mancato purtroppo da Vidal. Nel finale, quando l’Atalanta ha cambiato modulo, siamo entrati in difficoltà subendo prima il pari e rischiando anche la seconda rete. Errori che continuano purtroppo a ripetersi.