Sembra il teatrino dell’assurdo. I calciatori di Fiorentina, Roma e Sassuolo bloccati a casa, mentre possono partire quelli di Inter, Lazio e Genoa.
Castrovilli e Biraghi della Fiorentina, come sottolinea il Corriere della Sera, abitano a due passi dal Centro Tecnico di Coverciano, ma non possono rispondere alla convocazione. La positività di Callejon li costringe all’isolamento fiduciario. Capita anche che due club della stessa città debbano attenersi a regole differenti, in base alla Asl dalla quale dipendono. Così i giocatori della Roma sono bloccati perché Dzeko ha il Covid, mentre quelli della Lazio possono partire nonostante Immobile, Leiva e Strakosha siano positivi.
All’Inter il problema è nato con la positività di Padelli. Il club ha chiesto informazioni all’autorità sanitaria già sabato e la risposta è stata chiara: i calciatori in isolamento fiduciario possono partire purché organizzino viaggi “protetti”, cioè con voli o auto private. Regna la confusione più totale e ieri sera a Coverciano c’erano solo 18 dei 41 convocati; martedì se ne aggiungeranno forse altri 11.
Giuseppe Marotta, fatica ad accettare questa difformità ed invoca l’intervento del Ministero dello Sport. Il DG dell’Inter sottolinea il comportamento diverso di Roma 1 da Roma 2, o di Milano da Firenze. Una mancanza di uniformità che non fa altro che creare ulteriori problemi ad un movimento che sta cercando con grande fatica di andare avanti. Marotta si è messo in contatto con il Ministro Spadafora, gli chiederà di adoperarsi affinché si arrivi a un comportamento uniforme da parte delle Asl. Ma non sarà facile e probabilmente continueremo ad assistere a questo balletto poco edificante.
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