Antonio Conte e lo stipendio da 12 milioni di euro netti a stagione. Anche di questo il tecnico dell’Inter ha parlato del corso del botta e risposta con la Gazzetta dello Sport.
“Quello che guadagno lo stabilisce ciò che ho fatto nella mia carriera. Nessuno ti regala niente nel calcio. So che vengono riposte tante speranze perché ci sono io e lo accetto, ma occorre avere pazienza. Guardiamo ad esempio il Liverpool dove Klopp é stato i primi 4 anni senza vincere nulla. Il tempo è servito per crescere, con innesti importanti ogni stagione, tutto per costruire una squadra tra le più forti al mondo”.
“Noi veniamo da anni in cui in Italia c’è una squadra dominatrice assoluta. E quando questo accade si scava un fosso e si crea un gap con tutte le altre avversarie. Chi insegue spesso invece di lottare per colmarlo, si è adattato ad essere il primo tra i secondi. Senza lavorare su tutti quei particolari che ti portano a migliorare davvero in tutto. Voi vedete il risultato del campo, ma le partite si vincono in settimana e per riuscirci c’è bisogno che funzioni tutto”.
“Quando sono venuto all’Inter non conoscevo nulla… Né le strutture, né l’ambiente, né le componenti del club, né il settore sanitario. C’è voluto un po’ per capire e farmi capire. Ora conosco tutto e tutti, ed è un grande vantaggio. Sono state cambiate tante cose in un anno: i campi, la foresteria, le strutture, le abitudini. La società e chi lavora nell’Inter mi supporta e mi… sopporta (sorride, ndr). E stiamo migliorando insieme”.