La Nazionale si appresta ad affrontare questa sera (ore 20.45) la Bosnia a Sarajevo. Un match decisivo, sia per il passaggio alla fase finale di Nations League, ma anche per i playoff Mondiali in pratica assicurati, il gruppo “ridotto” verso Qatar 2022, il possibile rientro nella top 10 del ranking FIFA. Senza dimenticare la possibilità di organizzare un grande torneo. C’è perciò molto oltre alla qualificazione nella sfida con la Bosnia.
L’Italia andrà all’inseguimento della Final Four di Nations League, ma ancora senza Roberto Mancini. Già assente per la positività al Covid-19 in occasione dell’amichevole contro l’Estonia e nella sfida alla Polonia, il CT della Nazionale non ci sarà nemmeno a Sarajevo. In panchina gli Azzurri saranno ancora una volta guidati da Evani.
Roberto Mancini è al secondo posto della classifica stilata da La Gazzetta dello Sport che ha preso in esame gli stipendi dei CT a partire dal 2004, quando sulla panchina azzurra si è seduto per la prima volta Marcello Lippi (manca il dato su Roberto Donadoni che ha allenato l’Italia fra il 2006 e il 2008).
Il CT Campione del mondo sia nel primo periodo 2004-2006 che nel cosiddetto Lippi Bis (2008-2010) aveva un ingaggio di 1,5 milioni di euro. La stessa cifra guadagnata da Giampiero Ventura (2016-2017).
Sul terzo gradino del podio si trova Cesare Prandelli. Il tecnico fresco di contratto con la Fiorentina, che lo ha scelto per sostituire Iachini, guadagnava 1,7 milioni di euro tra il 2010 e il 2014. Secondo come detto Mancini che guida gli azzurri dal 2018.
In vetta si piazza Antonio Conte, con 12 milioni di ingaggio tra i più pagati in Serie A. L’attuale tecnico dell’Inter durante i due anni in cui ha ricoperto il ruolo di CT, tra il 2014 e il 2016, percepiva uno stipendio di 4,5 milioni all’anno.