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TOP e FLOP di Inter-Real Madrid (0-2): si salvi chi può, errori da penna rossa

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I SEMAFORI – La serataccia di San Siro contro il Real Madrid non permette di dare voti positivi alla squadra nerazzurra. Pertanto valutiamo con il rosso e il giallo le prestazioni in campo. Questa volta niente semafori verdi. Ecco le Top e Flop

SEMAFORO GIALLO

Nicolò Barella – Vittima anche lui del marasma generale, finisce per naufragare in un centrocampo in costante inferiorità numerica. Peraltro combina anche una sciocchezza decisiva commettendo ad inizio gara il fallo da rigore, che purtroppo indirizza pesantemente il risultato.

Achraf Hakimi – Praticamente passa inosservato per quasi tutta la gara. Forse leggermente meglio in fase difensiva rispetto ad altre volte, ma davanti non si vede mai o quasi. Sostituito nel secondo tempo, non lascia tracce sulla partita.

Roberto Gagliardini – Dal punto di vista della lotta non si risparmia, ma contro un centrocampo tecnico come quello del Real Madrid vengono inevitabilmente a galla tutti i suoi limiti.

SEMAFORO ROSSO

Ashley Young – Dalla sua parte c’è un’autostrada. Non riesce mai a frenare in alcun modo le offensive degli spagnoli ed ogni volta che si propone in fase offensiva, sbaglia anche gli appoggi più semplici. Se le statistiche lo confermano, in appoggio non è riuscito a completare un passaggio.

Arturo Vidal – Inesistente per circa venti minuti, poi perde la testa su un’azione dubbia in area e si fa espellere come un principiante. Il suo modo di lanciarsi contro l’arbitro non ammette scusanti. Per un uomo della sua esperienza un peccato gravissimo, che potrebbe costare molto caro sia a lui che a Conte.

Lautaro Martinez – Gioca un solo tempo nel quale non riesce né a stoppare, né a controllare né a scambiare un pallone in maniera decente. Qualcosa di incredibile! Sembrava un bambino al suo esordio nella squadra degli allievi. Speriamo torni al più presto un calciatore vero.

ANTONIO CONTE – VOTO 5

Per 20 minuti la squadra non esiste. Quando inizia a dare qualche flebile segno di risveglio, il suo pupillo si fa espellere in maniera sciocca. Nel secondo tempo passa alla difesa a quattro e la squadra, nonostante l’uomo in meno, sembra anche avere un maggiore equilibrio. Va comunque ricordato che questa era una gara da vincere e, visto come si esprimeva la squadra nel primo tempo, si fa fatica a capire come ciò potesse accadere.

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Published by
Nicola Santucci