A Reggio Emilia contro Sassuolo si è rivista l’Inter che tanto ci mancava e che non eravamo più abituati a vedere. Una squadra con la testa, che ha approcciato la gara con la giusta mentalità e determinazione. Una vittoria che non fa certo dimenticare lo scivolone interno con il Real Madrid, il punto più basso della gestione Conte, ma che dà buoni auspici per chiudere bene il 2020, magari con un bel filotto di vittorie.
Via le polemiche: ecco la vera Inter e il vero Antonio Conte
Nei calciatori si è rivista la fame l’attenzione ed il rispetto per l’avversario. Un Lautaro che sembrava un lontano parente di quello visto mercoledì, bravo a sfruttare al meglio gli errori degli avversari (Chiriches). Si è visto un Gagliardini che per questo campionato risulta utile come tutti. Il trio Skriniar-De Vrij-Bastoni che ha finalmente dimostrato di essere una delle migliori difese del torneo. Bravo anche Antonio Conte per aver inventato Barella centrale in mediana e per aver scelto Darmian sulla fascia destra. Troppo facile criticare l’Inter dopo il Real Madrid, troppo difficile criticarla dopo Sassuolo. Si è rivista la vera Inter, quella che non ha bisogno di rinchiudere l’avversario nella metà campo e rischiare contropiedi assurdi.
Ora la speranza Champions, ma serve più qualità
Martedì in Germania avrà inizio l'”operazione miracolo” in Champions. Contro il Borussia Moenchengladbach saranno fondamentali i tre punti, e lo saranno anche con lo Shakhtar Donetsk, sperando anche in una concatenazione di risultati. Se con il Sassuolo, però, è bastata un’Inter determinata, in Champions servirà anche la qualità. A questo punto tornerà indispensabile Romelu Lukaku davanti, uno come Brozovic a centrocampo (Covid permettendo), Sensi. Servirà anche il migliore Hakimi a destra, anche se risulta difficile sostituire il Darmian visto ieri. Tra campionato e coppa è necessario il classico filotto per dimostrare che si può continuare a competere su tutti i fronti.
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