Il Giornale fa un’analisi sull’Inter e scrive del ‘caso Eriksen’ sempre caldo in casa nerazzurra.
“Tre vittorie consecutive, una più bella e importante dell’altra. Eppure, aspettando lo snodo di mercoledì sera con lo Shakhtar, all’Inter si parla più di Eriksen che di Lukaku. Dev’esserci qualcosa che non quadra. Colpa dei social, sfogatoio per quei tifosi che non amano Conte, o colpa di Conte, aguzzino tecnico di un giocatore che non ha mai amato? Tre volte su 10 titolare in campionato, 1 su 5 in Champions: briciole cui Eriksen in stagione somma altre 6 presenze partendo dalla panchina, le ultime 3 a ridosso del recupero e a risultato già scritto. Umiliante, per chi un anno fa entrava alla Scala da campione acclamato. Uno spreco, per chi un anno fa l’ha pagato 20 milioni (più 7 di commissioni e altrettanti di stipendio). Marotta, il regista dell’operazione fallimentare, s’è ormai rassegnato alla cessione e l’ha detto pubblicamente e ripetutamente (in tre distinte occasioni: «I giocatori devono essere funzionali ai progetti; non terremo nessuno che non voglia restare; cercheremo la soluzione ideale per tutti»). Conte l’aveva chiesto già in agosto, a Villa Bellini: vendilo e prendiamo Kanté. Marotta ci ha provato, senza riuscirci. Conte pensa che Eriksen sia un giocatore come un altro, non un campione sul quale costruire la squadra. Ci ha provato, a cavallo tra la scorsa e l’attuale stagione, ma senza mai crederci davvero, lui per primo. E non è un caso che le ultime 3 vittorie siano maturate con il “vecchio” modulo.
Resta da capire perché Marotta e Conte non si siano parlati un anno fa, prima di buttare dalla finestra, soldi con i quali il tecnico avrebbe potuto avere giocatori di maggiore gradimento e utilità”.
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