Innalzare la qualità di gioco: era il nuovo step di Conte, dopo l’ottima stagione scorsa, in cui ha educato le sue linee di gioco. L’inserimento di Eriksen, un trequartista abile nella rifinitura, poteva essere la soluzione (3-4-1-2). E’ l’analisi di Luigi Garlando a Gazzetta dello Sport. Il danese non ha funzionato e Conte ha ritrovato gli equilibri giusti rinculando nella purezza del 3-5-2. A quel punto, per fare il salto di qualità, deve esasperare la proposta offensiva in fascia: Hakimi-Perisic. Il paragone con il Liverpool ci sta: mediana muscolare (Henderson, Wijnaldum, Milner…) e tanta costruzione in fascia.
Centrocampo sempre muscolare
Il prossimo step dell’Inter sarà mantenere la robustezza del centrocampo – spiega Garlando – alzando la qualità dei protagonisti: Paredes, De Paul… Perché, dalla finale persa col Siviglia agli incroci con il Real, Conte ha sempre sofferto il miglior palleggio. E per vincere in Europa gli esterni non bastano.
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