Romelu Lukaku e Antonio Conte, un legame indissolubile nato dato oramai più di un lustro fa: “Ricordo che me ne aveva già parlato nel 2014 durante i mondiali, prima di andare ad allenare il Chelsea – ha raccontato il belga a France Football – Hazard nel 2016 aveva fatto da intermediario dando il mio numero al direttore sportivo del Chelsea. Sapevo che avremmo finito per lavorare insieme. Quando l’Italia vinse contro di noi a Euro 2016, in una partita del girone, vidi il modo in cui giocò perfettamente la sua squadra e sapevo che potevo essere un profilo giusto per lui”.
E poi l’arrivo in Italia, con il sodalizio che finalmente si consuma, e alla grande anche: “Conte mi ha detto: ‘Se diventi forte spalle alla porta, è fatta. Nessuno ti potrà fermare’. La sua idea è sempre stata molto chiara, quindi, una volta che abbiamo cominciato a lavorare insieme, tutto ciò che restava era apprendere. Durante i miei primi tre mesi qui ho fatto solo questo, solo spalle alla porta, ad ogni allenamento metteva Andrea Ranocchia a marcarmi. Ogni volta che perdevo palla, dovevo ricominciare l’esercizio dall’inizio”.
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