“Avanti insieme almeno fino a giugno, poi si vedrà”.
Inizia così l’analisi sull’Inter de La Repubblica.
“Il giorno dopo lo 0-0 con lo Shakhtar, costato l’esclusione da Champions ed Europa League, dirigenti e allenatore dell’Inter si sono incontrati per ribadirsi reciproca fiducia. Un esercizio cominciato in agosto, nel vertice pacificatore di Villa Bellini, e ripetuto a ogni legnata presa. Il derby perso, la doppia sconfitta con il Real, il pari con gli ucraini.
Mai l’Inter era arrivata ultima in un girone europeo. E come lo scorso anno è l’unica italiana a non avere raggiunto gli ottavi di Champions. Sono passate tutte anche in Europa League. Sia il Milan che la Roma ed anche il Napoli, dopo il pari con la Real Sociedad allo stadio “Maradona”, nuovo nome del San Paolo.
Alla Pinetina ieri c’erano l’ad Beppe Marotta, il direttore sportivo Piero Ausilio e Antonio Conte, il solo ad aver parlato in pubblico dopo la serata mesta di martedì. L’ha fatto goffamente, replicando stizzito alle domande sacrosante della giornalista di Sky Anna Billò e di Fabio Capello, reo di avergli chiesto se l’Inter, inchiodata su un 3-5-2 di maniera, preveda anche un piano B. Segni di nervosismo crescente, dopo mesi di calma recitata. A placare gli animi pensa Steven Zhang da Nanchino: «Eravamo consapevoli delle difficoltà che avremmo potuto incontrare in questa stagione anomala. Insieme abbiamo deciso di affrontarle con coraggio e determinazione, dobbiamo continuare a farlo ora. Il nostro obiettivo non cambia, lottare e dare tutto per il bene dell’Inter. Insieme». Fiducia quindi a Conte, almeno fino a giugno, con la missione di provare a vincere il campionato dov’è secondo a 5 punti dal Milan. E c’è la Coppa Italia, meglio di niente”.
Lascia un commento