Inter – Napoli si può leggere come sfida Scudetto ma anche come duello tra Antonio Conte e Rino Gattuso.
“Questa sera a San Siro Conte e Gattuso si giocheranno molto della stagione – scrive La Repubblica -. Per entrambi, oltre alla grinta c’è di più: duelleranno con le armi della tattica e della gestione della panchina, potendo contare su rose folte, le più complete insieme a quella della Juve. Dai cambi sono arrivate le ultime vittorie, per l’Inter a Cagliari e per il Napoli contro la Samp. L’Inter ha il miglior attacco della Serie A ed è specialista nelle rimonte nel finale. Il Napoli ha la miglior differenza reti della Serie A ed è andato a segno per sei volte con le teoriche seconde linee, subentrate a gara in corso. Chissà se anche oggi a decidere il risultato sarà la seconda partita, quella che comincia a metà del secondo tempo, in cui vince chi sa giocarsi meglio le cinque sostituzioni.
Oggi Conte dovrebbe schierare l’Inter con il rodato 3-5-2, salvo poter girare in corsa la difesa a quattro, il famoso piano B. Battere il Napoli, con cui ha perso la semifinale di Coppa Italia, sarebbe importante «per la classifica e da un punto di vista mentale», dice. Sarebbe la prima vittoria stagionale in uno scontro diretto, dopo i pari con Lazio e
Atalanta e la sconfitta col Milan.
Il focus su Antonio Conte e Rino Gattuso
“I due per certi versi si somigliano – sottolinea La Repubblica – per altri sono l’uno l’opposto dell’altro.
Conte giustifica le sconfitte con episodi, infortuni, scelte arbitrali.
Gattuso carica su di sé anche responsabilità non sue.
Conte s’è lasciato con il Chelsea in tribunale, chiedendo fino all’ultima sterlina. Gattuso ha salutato il Milan rinunciando agli stipendi futuri.
Antonio, leccese amato a Bari, è l’ex condottiero bianconero che divide i tifosi interisti fra adoranti e odiatori.
Rino, calabrese amato ovunque, è il campione del mondo che ha unito l’Italia fondata sul lavoro, come Oriali nella canzone di Ligabue. Conte, dopo le polemiche estive contro la dirigenza, si sforza di apparire calmo, «anche se qualsiasi cosa io faccia o dica viene vista in maniera negativa». Gattuso entra a gamba tesa solo quando serve, burbero e preparato come gli insegnanti di una volta”.
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