Prova di carattere dell’Inter che, contro un ottimo Napoli, riesce a fare risultato pieno. La squadra probabilmente paga un pochino di stanchezza e nel finale soffre più del dovuto, ma ha il merito di stringere i denti e, pur rischiando qualcosa, accorcia le distanze dalla capolista Milan. Questa sera l’importante era solo il risultato…e l’abbiamo ottenuto. Ecco la nostra Top e Flop della serata.
Matteo Darmian – Solita prova impeccabile dell’esterno nerazzurro. Preciso in difesa, sempre pronto in appoggio e determinante in avanti. Nell’azione del rigore anticipa di giustezza Ospina procurando la massima punizione. Si conferma giocatore decisivo per le sorti dell’Inter.
Samir Handanovic – Risponde alle critiche, piovute nelle ultime settimane, con una prestazione fenomenale. Sbarra la strada alle iniziative partenopee con almeno due interventi da assoluto fuoriclasse. E’ tornato il Samir Handanovic che conosciamo.
Nicolò Barella – Meno appariscente del solito, ma assolutamente determinante in più circostanze. Anche se nell’ultimo periodo, probabilmente, sente un pochino la stanchezza, non si tira mai indietro come sua abitudine. Anche negli ultimi minuti trova ancora le forze per sprintare e trascinare in avanti la squadra.
Marcelo Brozovic – Dà subito l’idea di essere stanco, dopo un periodo di impegni ravvicinati. Non amministra come sua abitudine con la consueta sicurezza il gioco della squadra, che ne risente soprattutto in uscita. Sostituito per infortunio, stava comunque dando la sensazione di essere ormai alla frutta.
Lautaro Martinez – Un paio di buone giocate, per il resto latita in mezzo al campo senza rendersi utile per la squadra, né tanto meno pericoloso per gli avversari. Una di quelle serate no nelle quali la palla gli scivola spesso addosso, come fosse una saponetta, senza che riesca a controllarla. Saprà certamente rifarsi alla prossima.
Ashley Young – Sta vivendo un periodo di assoluto grigiore. Poco propositivo in avanti e sempre in difficoltà in fase difensiva, dove anche stasera rischia di procurare un rigore simile a quello già subito col Torino. Facciamo fatica a pensare che Kolarov o lo stesso Darmian possano fare peggio di lui sulla fascia sinistra.
Ripetiamo in pratica la stessa partita disputata con lo Shakhtar. Squadra lenta, macchinosa, priva di fantasia, che va sempre a cozzare contro la buona organizzazione della squadra avversaria. La partita poteva essere sbloccata solo da una giocata, che fortunatamente stavolta è arrivata ed ha permesso a Lukaku di trasformare il calcio di rigore. Nel finale, con gli ospiti in inferiorità numerica, la squadra scivola troppo indietro rischiando più del dovuto. Probabilmente paghiamo la stanchezza accumulata nell’ultimo periodo, comunque stasera l’importante era vincere e ci siamo riusciti. Forse questa è l’unica ma determinante nota positiva.